NUOVA CABINOVIA TRENTO-MONTE BONDONE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Gennaio, 2025 @ 10:46 amRingraziamo il Sindaco di Trento per averci dedicato uno spazio fra i molti impegni delle importanti funzioni dei quali è piena la sua giornata. Inoltre, Franco Ianeselli è candidato alla rielezione a primo cittadino della città capoluogo il 4 maggio prossimo. Lo abbiamo intervistato su un argomento che ci sta molto a cuore: la nuova cabinovia dalla città al Monte Bondone.
La realizzazione di questo impianto di risalita faceva già parte del Suo programma quattro anni fa. L’obiettivo è ancora valido ed inoltre si è già trasformato in progetto?
Domanda pregiudiziale, questa: l’obiettivo è attualissimo e per molti aspetti è già un progetto. La sua attualità consiste innanzi tutto nel dovere che avvertiamo nei confronti della “Trento alta”, cioè collegare alla città del fondovalle le località di montagna che ne fanno parte integrante: Sardagna, Vaneze e Vason, e collegarle con un mezzo sicuro, non impattante con l’ambiente.
Questo il primo motivo. E gli altri?
Al secondo posto collocherei il “portare la montagna in città”, ovvero rendere la nostra montagna facilmente accessibile e vivibile da parte di tutti i cittadini, anche da coloro che non possiedono la casa in montagna e/o che non praticano lo sci: tutti potranno fare un pieno di aria fresca e i residenti saliranno a tariffa agevolata. La funivia va a ridefinire il ruolo del Monte Bondone nel sistema città-montagna, creando una rapida connessione.
Lo sci … allora l’impianto è stato pensato soprattutto per questo sport?
No di certo. La cabinovia potrà sicuramente dare un contributo ad una pratica che è doveroso sostenere fino a quando i cambiamenti climatici la consentiranno. Ma le ragioni dell’impianto sono ben altre, come le stavo dicendo.
Ritorniamo a quelle ragioni, allora …
Ulteriore ragione è porre le condizioni per il recupero dei molti edifici anche rilevanti esistenti in Bondone e abbandonati da tempo. Sappiamo che l’accessibilità di una località ne condiziona in modo diretto l’attrattività e lo sviluppo. In altri termini, io credo che un monte Bondone collegato in modo efficiente e rapido alla città sarà capace di attrarre quegli investimenti privati che sono necessari per rivitalizzare un patrimonio edilizio datato che necessita di interventi molto importanti. Il progetto rappresenta una straordinaria occasione di riqualificazione urbana e di insediamento di nuovi servizi presso le stazioni dell’impianto.
Restiamo sulle altre motivazioni …
Quella ambientale: eliminare il traffico automobilistico lungo tutto il percorso attraverso la creazione di un nuovo trasporto pubblico. Il Bondone dovrà trovare una sua identità proprio nel segno della sostenibilità ambientale. L’insediamento di servizi a disposizione di turisti e residenti contribuirà a configurare il tessuto di un paese alpino, ponendo le basi per l’estensione fino alle quote superiori della rete del metano.
Cosa ci dice sul fronte dell’industria del turismo?
Avremo rilevanti benefici in quanto saremo più attrattivi per i turisti che vogliono risiedere in una città storica e fare una gita sino ad uno splendido balcone sulle Dolomiti di Brenta; ma anche per i turisti che, risiedendo in montagna, avranno la possibilità di conoscere anche la nostra bella città. Il collegamento rapido con la città potrà favorire nelle stagioni calde utilizzi legati a condizioni climatiche più favorevoli in quota rispetto al fondovalle.
In che modo la cabinovia contribuirà alla destagionalizzazione del turismo?
Da tempo si parla di questa necessità di rendere più attrattive le stagioni che ancora possono aumentare le presenze turistiche e cioè primavera e autunno. In quest’ottica, la cabinovia rappresenta concretamente una forte attrattiva per i cicloturisti che già percorrono le nostre piste ciclabili di fondovalle soprattutto nelle stagioni intermedie, primavera e autunno, appunto. Inoltre la nostra città diventerà il centro di intersezione di due rilevanti flussi di cicloturismo: quello Nord-Sud già molto attivo e quello Est-Ovest che si attiverà con il completamento della pista ciclabile in costruzione da Trento a Pergine, importante poiché da lì si inizierà a ridiscendere fino a Bassano del Grappa.
La cabinovia e le biciclette in montagna
La presenza delle biciclette in montagna non va lasciata libera né vietata, bensì regolamentata, come indica lo stesso CAI Centrale nei Quaderni di Ciclo turismo e Ciclo escursionismo reperibili in internet. Inoltre nella vicina Austria esiste da anni un ottimo esempio di “vendita dei dislivelli” per le biciclette non solo in estate, il Tirol Bike Safari, il quale ha messo in rete una ventina di impianti di risalita per circa 770 km di ciclo discese. Sarebbe bello seguire quell’esempio e realizzare i nostri Bike Safari e – insieme al Tirolo – dare vita ad una Euroregione Bike Safari – dal Tirolo al Garda – la quale attirerà moltissimi turisti da ogni parte del mondo. E’ necessario pensare anche a percorsi dedicati come emerso all’interno dell’Osservatorio del Monde Bondone: la scorsa estate sono stati aperti due nuovi percorsi per mountain bike e quattro per nordic walking.
Ci dica qualche particolare del progetto
Brevemente. La stazione di partenza sarà connessa con quella ferroviaria, a vantaggio dell’intermodalità dei turisti – pedoni e ciclisti – che arriveranno con il treno. Inoltre sono previsti scali intermedi al fine di potere gestire in modo specifico le eventuali differenze di affluenza fra le diverse categorie di utenti: i turisti, i cittadini di fondovalle, i residenti nelle località in quota.
Progetto comunale o provinciale?
Preferisco definirlo progetto per il futuro del territorio. Il Comune ha fatto il primo passo, la Provincia accompagna anche finanziariamente il suo sviluppo e può farsi attiva nell’evoluzione verso il tipo di Euroregione della quale le accennavo.

Un’ultima domanda, sulla gestione economica dell’impianto.
All’inizio potrà anche generare perdite, ma non appena sarà lanciato il nuovo prodotto turistico e cioè la vendita del dislivello anche in primavera e autunno, si arriverà anche oltre il pareggio.
Grazie, Sindaco: ogni migliore auspicio per la Sua rielezione che consentirà di completare questo disegno di una Trento del futuro.


















