OVERTURISMO E UNDERTURISMO: CICLOTURISMO E CABINOVIA DEL BONDONE, VALLE DEI LAGHI E “BUSA” DEL GARDA.

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Settembre, 2025 @ 1:11 pm

(post destinato soprattutto ai sud-trentini)

Trentino (e non solo): alcune località turistiche soffrono di una eccessiva presenza di ospiti; altre, del contrario. Ogni nuovo prodotto turistico che si vuole inserire sul mercato, deve tener conto di ciò.

Da tempo, a sostegno della nuova Cabinovia Trento- Monte Bondone, ho richiamato l’esempio dell’Austria che con il suo Sud Tirol Bike Safari (“safari” significa viaggio) ha messo in rete una quindicina di funivie realizzando un insieme di 750 km di ciclo discese: anche il Trentino puo’ creare ed offrire sul mercato un prodotto turistico analogo, iniziando proprio dalla nuova telecabina.

Fermo il ruolo che la città capoluogo Trento avrà a seguito alla realizzazione di questo impianto, oggi, durante una delle mie tante pedalate, mi sono concesso una ulteriore riflessione, sorseggiando un caffè in un bar centrale a Drò piccolo comune 6 km a nord di Arco … o meglio, a soli 6 km a sud del quale c’è Arco.

Ho usato questa seconda espressione perché Drò è il “punto della pianura” sulla quale “atterreranno” le folle di ciclisti che, portate in cabinovia dalla Valle dell’Adige sul Monte Bondone, planeranno verso la valle dei Laghi e nella zona dell’Altogarda trentino.

Dro sarà sempre di più un crocevia cicloturistico: già oggi, infatti, da questo Comune, si dipartono ben tre ciclo percorsi verso sud (uno poderale che prosegue lungo le splendide viuzze della Via S. Martino e seguenti (v. foto); uno ciclopedonale fino ad Arco-Torbole;  una pista poderale in parte anche moderatamente ciclo e carrozzabile; fino ad Arco. Due piste verso nord: una pista per mtb fino a Pietramurata ed una pista ciclopedonale fino a Sarche.

Non è questa la sede per illustrare tali piste o i lughi e le altre bellezze naturali alle quali danno accesso: mi permetto solo di sottoporre all’attenzione di chi legge che ogni progetto di crescita, sia essa economica o d’altro genere, parte sempre da una prima idea, la quale di trasforma successivamente in pre progetto, progetto, risultato.

Ecco l ’idea: Dro, nuovo “ciclo-crocevia”, dunque, che inoltre potrà allontanare la concentrazione del traffico cicloturistico dalle zone – poco più a sud – interessate dal maggior traffico automobilistico ivi concentrato dalla nuova imminente galleria del Passo San Giovanni.

Già ora gli operatori economici dei tre comuni confinanti e interessati all’idea, potrebbero stimolare in tal senso i rispettivi amministratori pubblici locali ad attivarsi iniziando con una adeguata e completa cartellonistica stradale e depliant illustrativi dei percorsi. Infatti, la prima competitività deve essere attuata a livello del territorio, quindi dei prodotti, da ultimo degli soggetti operatori economici.

Good bike everybody!