TRENTO: LA NUOVA CABINOVIA E LA NUOVA ETA’ DEI COMUNI – 3

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Novembre, 2025 @ 5:54 am

Leggo che si discute molto su particolari pur importanti della progettata nuova cabinovia Trento-Monte Bondone, mentre non si riflette abbastanza sulla sua funzione strategica in quanto l’impianto non è realizzato “per lo sci sul Bondone”, bensì – fra l’altro – rappresenta una nuova risposta positiva ad una nuova situazione negativa: quella che colpisce la nostra economia a seguito della “guerra” dei dazi esteri.
Infatti, la cabinovia potrà sviluppare un’industria inattaccabile dai dazi, contribuendo fortemente alla destagionalizzazione del turismo attraverso l’avvio ad una “nuova offerta turistica di sistema” anche nelle due “stagioni belle”, cioè anche in Primavera ed in Autunno, (“Turismo Le Quattro Stagioni”) attirando una crescente categoria di nuovi turisti: i ciclo turisti ed i ciclo escursionisti, sempre più numerosi a seguito della forte diffusione delle biciclette a pedalata assistita. E creando un forte indotto.

Mi riferisco a quanto ha realizzato l’Austria che già da anni ha dato vita al Tirol Bike Safari (“safari” significa viaggio) coordinando una quindicina di funivie per l’offerta di un nuovo prodotto turistico: 750 km di ciclo discese in rete che attirano folle di utenti.

Orbene, Trento si trova già al centro di un importante crocevia ciclistico nord/sud ed est/ovest, crocevia che sarà vieppiù attrattivo quando sarà possibile guadagnare quota con la nuova cabinovia, il che rappresenterà un importante arricchimento dell’offerta per chi già percorre il “meridiano ciclistico” della Valle dell’Adige ed arricchirà il “parallelo ciclistico” che sale dai 129 m di Bassano del Grappa ai 490 m del “Colle Pergine” per poi scendere ai 194 m di Trento, risalire in cabinovia per quasi 1500 m sul Bondone e planare nella Valle dei Laghi e nell’Alto Garda Trentino. Inoltre, chi arriverà a Trento dalle altre direzioni, grazie al completamento della pista ciclabile Trento – “Colle Pergine” potrà pedalare verso est lungo la Valsugana.

Si tratta di cogliere le grandi opportunità che una simile pianificazione a sistema di medio/lungo termine procurerà a tutti i territori interessati e non solo a Trento, Città Capoluogo, la quale si sta facendo carico delle problematiche relative alla realizzazione di un’opera che attiverà un importante indotto in ogni altro settore economico e darà il via ad una nuova “Età dei Comuni” all’interno della riforma del rapporto di autonomia fra la Provincia Autonoma e i suoi Comuni.

Infatti, il progetto richiede il coordinamento fra Trento e i Comuni interessati e le rispettive APT coinvolte per la migliore reclamizzazione e vendita della nuova offerta turistica che – sull’esempio austriaco – rappresenterà il primo passo di un Trentino Bike Safari e quindi, a seguito di intese dirette fra le due città capoluogo, di un successivo, più ampio, Trentino Alto Adige Bike Safari.

Last but not least, per quanto concerne il comportamento ed il controllo delle biciclette in montagna, si leggano i Quaderni di Cicloturismo e Ciclo escursionismo editi dal CAI Centrale e reperibili in internet, secondo i quali la materia non va né ignorata né vietata, bensì regolamentata.

Riccardo Lucatti, Italia Viva Trento.