IL MINISTRO (USCENTE) PASSERA SI E’ DICHIARATO NON PIU’ DISPONIBILE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Dicembre, 2012 @ 8:07 am

Detto altrimenti: niente succede per caso


La notizia. Il ministro uscente Passera dichiara di non essere disponibile per eventuali nuovo incarichi di governo.

Que serà … serà?

L’approfondimento. Personaggi a quel livello non agiscono “per caso”, quindi probabilmente le cause della sua scelta possono essere due:
a) può ritenere che il suo schieramento non vinca e quindi preferisce defilarsi prima (ipotesi poco probabile);
b) in caso di vittoria elettorale del suo schieramento, Passera non ha ricevuto assicurazione di essere rinominato ministro, anzi, ha ricevuto assicurazione contraria  ed allora preferisce evitare questo smacco (ipotesi più probabile).

Ma perché non sarebbe sulla lista dei candidati (e anche dei futuri ministri)? Forse non a caso Monti ha dichiarato “nessun ministro in lista”: infatti generalia non sunt appicicatoria cioè un provvedimento generale evita di mettere in risalto le (eventuali specifiche) ragioni di esclusioni singole ad personam.

Io stesso infatti, se fossi capo del governo designato (immaginarmi in una tale posizione è un atto di imperdonabile presunzione? Ma no, dopo tutto quello che si è visto nel passato … e non mi riferisco certo all’immediato passato, ma appena solo un poco più indietro …  molti di noi potrebbe fare meglio … molto meglio! ) ma torniamo a bomba, io stesso, dicevo, non ri-prenderei ministri che hanno sbagliato a contare gli esodati o che rischiano di essere additati come corresponsabili di violazione delle regole di una importante revocatoria fallimentare. A quest’ultimo riguardo infatti stanno per venire al pettine i famosi nodi Alitalia-Banca Intesa-Fantozzi – successivi tre liquidatori e i due giudici del fallimento: si veda al riguardo il mio post del 3 dicembre scorso.

Ecco, il nostro blogger ce l’ha con la gente di Monti. E poi è contro il TAV. Ma allora cos’è? Berlusconiano? Leghista? Grillino? Cos’altro ancora? Eh no, cari amici, non mi etichettate! Infatti io credo che nessuno di noi debba rinunciare alla propria capacità critica, al proprio discernimento, alla propria coscienza, per sacrificarla sull’altare di questo o quel partito politico. Certo, io ho le mie idee politiche, andrò a votare, ma questo non significa che io abbia rinunciato a me stesso. Chiarito questo, proseguiamo.

Don Lorenzo Milani

Don Milani affermava che chi sa leggere solo la pagina della Gazzetta dello Sport nella quale sono utilizzate solo 200 parole, ma non sa capire il senso di un comizio politico o di un articolo di economia, è un analfabeta. Pertanto si proponeva innanzi tutto di elevare “l’uomo analfabeta” al superiore livello di “uomo Persona”. Tanto meglio poi, proseguiva, se la Persona diventa anche un buon cristiano: anche perché, prosegue Don Milani, il passaggio al terzo livello è possibile dal secondo, ma non direttamente dal primo (un po’ quello che io affermo quando paragono le tre classi sociali alle tre ex classi ferroviarie, per cui guai ad abolire la seconda classe, cioè il ceto medio!).

Ma fermiamoci al primo passaggio (dal primo al secondo livello). Anche oggi, sia pure su scala diversa, rischieremmo di restare al primo livello e di non diventare “Persone” nel senso pieno della parola (ecco, “le parole sono pietre”, firmato Don Milani!), se non cercassimo di capire il perché delle cose e, una volta capite (o una volta anche solo convinti di averle capite, della serie “ma almeno ci abbiam0 provato”) se non cercassimo di prendere una posizione ragionata su ciascun problema. Quindi, please, niente etichette, grazie: siamo Persone.

P.S.: post classificato (non a caso, n.d.r.) nelle tre categorie “attualità“, “civiltà“, “politica”