13 GENNAIO 2013 – GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Gennaio, 2013 @ 2:02 pm

Detto altrimenti: se non altro per non dimenticare quando eravamo noi i migranti (ma se lo siamo ancora oggi!)


Che lo si voglia a no, il primo cognome a Milano è “Rossi”, circa 5.000 persone. Il secondo è “Ju” , cinese, distanziato di poche centinaia di … punti (persone). Brambilla è al nono posto. Ed allora, facciamo insieme qualche riflessione …

Sulla immigrazione

Teoria del respingimento: chiudiamo le frontiere, ributtiamoli a mare! Grida taluno. Ma non si può. Non si può, non si deve e non si fa perché è contro la nostra morale. Contro le leggi italiane ed europee. Contro il nostro interesse (quanti lavori noi “Italiani” non vogliamo fare …). Quindi avendo respinta la teoria del respingimento, vediamo allora le teorie dell’accoglimento.

Teoria dell’accoglimento a casa loro: aiutiamoli, ma a casa loro. realizziamo a casa loro le condizioni per cui … Obiezione vostro onore: teoricamente ok, tuttavia di fatto non lo facciamo. E quand’anche lo facessimo, si tratta di tempi lunghi. Nel frattempo c’è chi muore di fame, guerre, malattie etc.. e si imbarca verso le nostre coste.

Teoria assimilazionista: ti accetto a patto che tu rinunci alla tua cultura ed assimili la mia. Non è accettabile: la Persona non può esser “spersonalizzata”.

Teoria multiculturalista: ti accetto e tu puoi mantenere la tua cultura in ambito privato. In ambito pubblico si torna alla casella precedente. Non è accettabile: la Persona non può esser “spersonalizzata”.

Teoria delle integrazione ritardata: poiché tu richiedi subito i servizi sociali ma inizi a produrre solo dopo un certo periodo di tempo, ti ammetto a godere dei servizi sociali solo dopo cinque anni di residenza. Economicamente potrebbe funzionare, ma politicamente e moralmente nel fraattempo crea grossi problemi, non li risolve. Quindi la teoria va respinta.

Cosa fare? Il nord del mondo occidentale, con la colonizzazione imperialistica, ha prodotto i danni che ora generano l’immigrazione (cfr. “Il predomino dell’occidente – Tecnologia, ambiente, imperialismo” di Daniel R. Headrick, Ed. Il Mulino, di cui al mio post del 12 aprile 2012). Ora noi dobbiamo riparare alle malefatte: dobbiano rivedere la nostra legislazione (diritto del lavoro, diritto di famiglia, cittadinanza) e applicare il principio costituzionale della libertà religiosa, purchè non in contrasto con le nostre leggi. E nel frattempo: basta con i centri di identificazione “lager”!

Sulla emigrazione

Nel secolo scorso “emigrava” chi proprio non riusciva a campare il lunario. Emigrava in cerca di fortuna. Oggi “migrano” i nostri giovani migliori, i nostri più accreditati cervelli, i ricercatori più avanzati. Anche costoro sono “migranti”. Migrano in cerca di un riconoscimento. Il “guaio” è che … vengono accolti a braccia aperte, e l’Italia si impoverisce sempre di più, fino a … ricreare le condizioni della prima emigrazione? No, dai … oggi abbiamo un diverso grado di consapevolezza …  sapremo ben reagire presto alla fuga del cervelli …

Migrazione in-out: siamo in campagna elettorale. C’è un partito che inserisca questi due obiettivi nel proprio programma?