LA ROTTA: DI UN VELIERO, DI UNA SPA, DELLA POLITICA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Gennaio, 2013 @ 8:04 am

Detto altrimenti: sempre di rotta, si tratta …

Di bolina, in solitaria, nelle Bocche di Bonifacio

Barca a vela. Variano i venti, le correnti, lo stato del mare. Sei in mezzo al mare. Devi raggiungere un porto lontano. La prima cosa che devi fare è verificare se grosso modo ti stai dirigendo nella direzione stabilita. Non puoi accettare di essere condotto dal tuo vice skipper a discutere se sia meglio la rotta 180° o 181°: controlla invece se la rotta giusta è quella a 180° o non invece, ad esempio, quella a 270°!. Questo è il primo, grande errore da evitare! Infatti sarebbe errato badare alla correzione del “primo” di “grado bussola” quando tu stia navigando su di una rotta “concettualmente” errata. Parimenti,  essendo sulla rotta grosso modo corretta, sarebbe inutile pretendere di centrarla al “primo di grado”, quando nelle ore successive dovrai correggerla cento volte di decine di gradi a causa dei salti di vento, della variazione della corrente e dell’ effetto delle onde. Alle correzioni millimetriche, ai particolari,  penserai dopo, soprattutto quando, entrando in porto, dovrai evitare errori anche di un solo metro per non sfasciare la barca contro il molo (o la nave contro gli scogli dell’isola del Giglio!)

Una SpA. Idem come sopra. Il capo deve avere una visione e un obiettivo “d’insieme”. Può anche accettare di non perdersi nel recupero di piccoli risparmi, purchè abbia le idee chiare sui temi fondamentali e riesca a conseguire di obiettivi rilevanti.

La politica. Io sono stato skipper di velieri e capo di SpA. Mai in politica. Tuttavia da “amministrato” dalla classe politica, percepisco immediatamente se il mio “skipper politico” ha le idee chiare, e mi conduce su di una rotta “grosso modo, significativamente corretta” o se invece, per sua incapacità (o per sua malafede), mi distrae (o “cerca” di distrarmi) con una serie di correzioni parziali, millimetriche, sviando (o nell’intento di sviare) la mia intelligenza, di non farmi accorgere che invece della giusta rotta, ad esempio di 270°, mi sta conducendo sulla rotta sbagliata, ad esempio di 180°.