FINANZA D’ITALIA, L’ITALIA S’E’ DESTA …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Febbraio, 2013 @ 12:17 pm

Detto altrimenti: (alcune) cifre ( e priorità) alla mano

Problema

Premesso che:

A) Il Sole XXIV Ore odierno valuta a 140 miliardi di euro il debito delle Pubbliche Amministrazioni verso il sistema delle imprese, le quali, a causa di questi (enormemente) ritardati pagamenti, sono costrette a ricorrere al fido bancario (sempre che lo trovino!) o a chiudere i battenti.
B) Lo Stato sarebbe “creditore” di oltre 140 miliardi di euro l’anno nei confronti dei corrotti e degli evasori fiscali.
C) Debito pubblico rappresentato da titoli di stato = 2.000 miliardi di euro
D) Debito pubblico di cui alla lettera A) = 140 miliardi di euro
E) Debito delle Spa di Regioni, Province, Comuni =……….. miliardi di euro

Totale (C+D+E) = ……….. miliardi di euro

(Al momento di andare in stampa non ci è pervenuto il totale di cui alla lettera E). Ce ne scusiamo con i lettori)

Tutto quanto sopra premesso ,  alla luce dei dati sopra esposti dica l’alunno

1) considerando il “giro” dei 140 miliardi di cui alle lettere A) e B), “chi” finanzia “chi”;
2) se non sarebbe preferibile modificare l’ordine delle priorità di spesa del prossimo governo, ad esempio trasferendo le risorse destinate all’acquisto dei cacciabombardieri F35 ed alla realizzazione del TAV, al pagamento di quanto dovuto dalle Pubbliche Amministrazioni al sistema delle imprese. Nel formulare la risposta, l’alunno non tenga conto dell’incidenza del debito di cui alla lettera E).

Tempo a disposizione per rispondere alle due domande: due minuti.

Fine del post

Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.