GRILLO E IL CODICE DELLA STRADA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Marzo, 2013 @ 6:01 pm

Detto altrimenti: la legge è uguale per tutti

Ieri Grillo è stato ricevuto dal presidente Napolitano. Subito dopo, salito a bordo del suo SUV nero con autista, si è diretto a gran velocità verso casa sua (Genova, quartiere  S. Ilario). Nel percorso urbano è stato “inseguito” da giornalisti in motoscooter alla “caccia” di qualche dichiarazione. Per sottrarsi alla loro presenza, l’autista di Grillo – così riferiscono le fonti di informazione, cioè gli stessi giornalisti “inseguitori” – l’auto avrebbe commesso una serie numerosa di gravi infrazioni al Codice della Strada (che poi è una Legge dello Stato): almeno quattro passaggi con il semaforo rosso e utilizzo di due corsie preferenziali (v. anche Corsera 22.03.2013, pag.9). Le stesse fonti riportano che l’Agicom avrebbe chiesto alle autorità di sanzionare queste violazioni, le quali– ove accertate – comporterebbero il ritiro della patente per l’autista che poi è marito della cognata del capo.

Questi i fatti. Ora il commento

Se quanto sopra fosse accertato, si tratterebbe di un fatto gravissimo. Infatti chi si è appena proposto (al Presidente Napolitano) a ricevere l’incarico di formare il Governo, inizia, pochi minuti dopo, con il non rispettare platealmente una delle leggi “a più larga diffusione” del Paese e cioè il Codice della Strada. Questo comportamento, ove accertato, sarebbe indice di un grave disprezzo della Legge, di un sentirsi “legibus solutus” da parte di chi sta avendo la pretesa di stabilire un “ordine nuovo” attraverso gli strumenti (le leggi) che invece dimostra di ignorare platealmente, forte della sua super legge “A questo mondo c’è chi può e chi non può: io può”.