SESSO SELVAGGIO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Marzo, 2013 @ 3:17 pm

Detto altrimenti: no … calma … che vi siete messi in testa? Questo è un post serio … un libro, una scienziata, un’ attrice, una cena …

Lella Costa

Biblioteca Comunale di Trento. Incontro fra l’attrice Lella Costa e la divulgatrice scientifica Claudia Bordese, autrice del libro “Sesso Selvaggio” – Quando ad amare è la natura”. La varia intimità: tante specie, molti approcci. Selvaggio in questo senso, da “selva”, cioè da “ambiente naturale”. E ora… cosa fate? Siete delusi? Non proseguite più avanti nella lettura del post? No, dai … se fate così vi tradite …
Dunque, si diceva … ah, ecco, ora ricordo: sesso selvaggio a Trento, 21 marzo 2013, ore 17,30, Biblioteca Comunale di Via Roma, ingresso gratuito (ma occorreva prenotarsi),  fra gli organizzatori l’amico Paolo Malvinni, collaboratore della Biblioteca.

La sala al piano terra è colma. Mi fanno accomodare al primo piano, Sala degli Affreschi, dove si può assistere all’evento in videoconferenza.

Amore ed amare per riprodursi? Per trasmettere i propri geni? Per miliardi di anni le cellule si sono riprodotte in modo asessuato: ogni cellula di scomponeva in due, ed ognuna delle due “generate” era uguale alla precedente unica cellula madre. Ciò in presenza di un ambiente che, nel frattempo, stava cambiando profondamente, sino a che una o più delle cellule “figlie” sono state generate “diverse”, “aggiornate”, cioè adatte a sopravvivere nel nuovo ambiente, e a riprodursi unendosi ad altre cellule a loro volta “diverse”.

Ecco che a me sono venuti in mente i partiti politici. Per decenni sono stati uguali a loro stessi, pur in un ambiente che stava cambiando moltissimo, fino a quando … fino a quando da un ambiente ormai troppo cambiato, ne è nato uno “veramente diverso”, al punto che si fa chiamare “Movimento”, il quale però si trova di fronte ad una scelta: per “figliare”, cioè per generare effetti e trasmettere i propri geni, deve “unirsi” ad altra cellula, cioè ad altro “partito”. Deve dialogare, deve scambiare geni. In caso contrario sarà destinato all’ estinzione.

 

Premessa questa considerazione personale, qualche spunto dalla relazione dell’autrice, pungolata dall’intelligente e simpatica Lella Costa.

Spermatozoi maschili e ovuli femminili. L’uomo produce facilmente, a scelta, milioni di spermatozoi. La donna al confronto  produce pochi ovuli. Spermatozoi e ovuli contengono, ognuno, la metà dei geni destinati alla dotazione del possibile futuro essere vivente. Solo che l’ovulo è di dimensioni molto maggiori in quanto contiene anche gli alimenti necessari allo sviluppo del nascituro. Ora, l’uomo può permettersi il lusso si “sprecare” gli spermatozoi, dato il loro elevatissimo numero. La donna no, deve essere più cauta e valutare, scegliere se “quel” partner è a lei congeniale. Ecco, vedete, la “scelta” …  crediamo di farla noi maschietti, invece “siamo scelti” dalla donna. Anche in natura. Il pavone maschio è bellissimo. Perché così “attrae” la femmina? No cari, bellissimo ma impacciato nel fuggire dagli aggressori, “Quindi, pensa lei, se quello lì, con quella bella, enorme, attraente, visibilissima ed impacciante  ruota, è ancora vivo, vuol dire che è furbo, altrimenti non sarebbe sopravvissuto. Ed io me lo cucco”.

Claudia Bordese

Che dire poi del fatto che in “quei giorni” le donne …  – secondo il detto del (basso) popolo, “non debbano andare in cantina, che il vino nuovo va a male; non debbano fare il pane, che non lievita; non debbano toccare le piante, che si seccano; etc.”? Lella Costa ritiene che oltre tutto ci sia stato un accanimento lessicale e fonetico: mestruazioni; menarca (o monarca Emanuele Filiberto? Sic); meno – pausa … ecco, ora ho meno pause, devo lavorare più di prima. “Se quelle cose le avessero gli uomini, ne avrebbero fatto occasione di ricorrenze sacre, religiose, non meno di tanto, altro che termini quasi impronunciabili come “mestruazioni”: str, tre consonanti in fila, e poi due dittonghi: ma dove l’hanno trovata questa parola?”

 

Quanto al rapporto sessuale fra umani, Lella ha citato una frase di Sharon Stone. “Le donne sanno fingere un orgasmo: gli uomini una relazione!”.

 

 

 

Capufficio arrabbiato: cercate di calmarlo in altro modo …

 

Molte cose le dobbiamo imparare dagli altri animali perchè “animali” siamo anche noi, non ce lo scordiamo). Altre … no, decisamente. Infatti … che dire del bonobo, scimmietta del centro Africa che vive di rapporti sessuali con tutti i suoi simili, e attraverso questi rapporti dirime ogni possibile aggressività? Non è importabile nel mondo umano. Infatti se il capo-uffìcio vi ha appena fatto una lavata di testa per un vostro errore, mica potete offrirgli le terga e dirgli. “Dai, fatti sotto, finiamola così e amici come prima”.

 

 

La monogamia invece sì, quella dei cigni, ad esempio, una volta sposi, sposi per sempre. Ecco, per non mettere in imbarazzo il pubblico, era possibile rivolgere domande per sms che poi un incaricato riceveva e leggeva su di un Ipad. Ed io, confesso, ne ho inviato uno. Eccolo: “Se un cigno vedovo non incontra una cigna vedova, è fregato”.

Questo e molto altro. Dopo, un brindisi offerto da una cantina locale e poi (pagando) tutti amorevolmente e simpaticamente  a cena.

Ciao a tutti!

P.S.:  … con la collaborazione – fra gli altri – del Museo delle Scienze Naturali di Trento, la cui nuova sede, progettata da Renzo Piano, sarà inaugurata il 27 luglio prossimo!