PANE AL PANE E VINO AL VINO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Aprile, 2013 @ 6:22 am

Detto altrimenti: dialoghiamo, comunichiamo, discutiamo, dibattiamo!

… e anche un po’ di formaggio …

C’era una volta un giornalista che si era creata una rubrichetta tutta sua che aveva intitolata “Pane al pane”. E su quella affermava, criticava, spandeva ad ampi gesti delle braccia (armate di carta e penna) giudizi personali nei campi della disattenta superficialità dei lettori, confidando che così come una volta si diceva “l’hanno detto alla radio”, “l’ha detto la televisione”, oggi si dice anche “lo dice il giornale, e se non c’è smentita, vuol dire che sarà vero”. Peccato che la smentita avrebbe dovuto pubblicarla lo stesso giornalista contro cui essa si sarebbe rivolta. Ecco che io pensai di proporgli di accettare di pubblicare, accanto alla sua, una contro rubrica intitolata “ … e vino al vino”, per dare modo a chi era bersagliato dai suoi strali di contro argomentare o comunque per consentire al lettore di integrare e commentare i suoi pezzi. “Pensai”, ecco, fu solo un pensiero, il mio: infatti non glie lo proposi, preferii ignorarlo, anche perché una diversa corrente di pensiero suggeriva che il “lasciar morire le questioni” senza controbattere, fosse il modo migliore per sgonfiare la bolla disinformativa.

Ed oggi che in qualche modo il “giornalista” sono io (“blogger” … si lo so, non giornalista, ma quel termine l’ho scritto fra virgolette, via …) voglio a maggior ragione mantener fede ai miei principi e invitare voi Lettori a commentare, discutere, eventualmente integrare, correggere o anche contestare i miei post. Prometto che pubblicherò ogni vostro intervento.

… e se mi facessi un mio partito politico? Guadagnerei ancora di più …

1) PANE AL PANE: Finanziamento pubblico dei partiti. Dopo il referendum abrogativo, si è trovato un modo tutto italiano per eludere la legge. Questione di metodo, come quella di inventarsi un convegno formativo per farsi rimborsare un viaggio che altrimenti avrebbe dovuto essere a carico dei singoli. Nella sostanza, chi non lo vuole abolire motiva che in tal caso sarebbero avvantaggiati i “partiti azienda”, in proprietà di un proprietario ricco (io ne conosco due: PDL e M5S). Nel frattempo i partiti hanno utilizzato le Fondazioni per essere più “liberi” nella gestione del denaro. In ulteriore frattempo, l’IDV in liquidazione, ha un saldo attivo di 16 milioni di euro (prima cosa grave!). Che ne farà? ( … quali sono i saldi attivi di tutti gli altri partiti?) L’IDV sta discutendo cosa fare di questi denari: ecco la seconda cosa grave, anzi gravissima: infatti pare che i partiti siano liberi di decidere come impiegare questi denari! Liberi? Ma non vi dovrebbero essere regole precise per la gestione del denaro pubblico? VINO AL VINO? La penna ai lettori

2) PANE AL PANE: Papa Francesco tesse un elogio della donna e delle donne. A mio sommesso avviso sarebbe ora che la Chiesa si aprisse al matrimonio dei sacerdoti ed ai sacerdoti donna. VINO AL VINO? ……………..

Paradisi fiscali: castelli di sabbia? Speriamo!

3) PANE AL PANE: Banche. Fino ad oggi ci siamo lamentati che invece di “fare banca” abbiano fatto molta, troppa finanza. Oggi, grazie ad una segnalazione fatta in Australia, scopriamo (quello che si immaginava da tempo) che banche che vanno per la maggiore (senza fare nomi, UBS, Credit Suisse, Deutsche Bank, etc.) sono responsabili di avere consentito reati fiscali e valutari a migliaia di evasori fiscali che per la sola Europa. varrebbero 1.000 (mille) miliardi di euro l’anno. Sanzioniamo, moralizziamo, regolamentiamo e – al limite – nazionalizziamo le banche. Da una prima stima pare che a livello mondiale possa emergere una ricchezza pari al PIL USA + PIL Giappone (vedi mio post successivo). Altrimenti non se ne esce. VINO AL VINO? …….

Ma veramente credevo che fosse sua nipote, figuriamoci se dico bugie, io …

4) PANE AL PANE: in paesi esteri il politico che ha raccontato una bugia, ad esempio nel senso  di avere affermato di non avere 600.000 euro depositati all’estero e viene scoperto (averlo quel deposito!) si dimette dagli incarichi istituzionali e viene espulso dal partito. Qui da noi i politici che raccontano bugie sono in corsa per una carriera istituzionale e sono osannati quali capo partito. VINO AL VINO? ……………

Mi sono domandato: in quale categoria classificare questo post? Ho deciso: “attualità” (purtroppo!).