ALL’ARMI! ALL’ARMI SIAM GRILLISTI …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Aprile, 2013 @ 8:31 am

Ovvero: “Potevo fare di questa aula sorda e grigia un bivacco di manipoli: potevo sprangare il Parlamento e …”

Historia magistra vitae?

Detto altrimenti: “Se non si costituiscono le commissioni parlamentari, occuperemo le aule del Parlamento”.

Grillo e i suoi esigono rispetto. Sono un gruppo che ha ricevuto 8 milioni di voti (” … le baionette? Le stiamo fabbricando e saranno distribuite al più presto. Ce ne scusiamo con gli elettori”). Rispetto? Certo, nella misura in cui loro stessi rispettano gli altri e soprattutto fino a quando loro rispettano la Costituzione.

… altrimenti faccio occupare il Parlamento!

Infatti ci sono regole “legittimamente stabilite”, istituzioni che già funzionano (Presidenze della Camera e del Senato) secondo le quali le commissioni parlamentari sono costituite tenendo conto delle maggioranze e delle opposizioni: ora, se non c’è un governo, quali sarebbero le maggioranze e quali le opposizioni? Lo capirebbe anche un bambino!

Ma loro no. Loro semplicemente “vogliono”. Loro non trattano con nessuno, non si confrontano. Vogliono. Vogliono distruggere tutto e tutti. Vogliono il 100% dei consensi. Ma allora, chiamiamo le cose con il loro nome: vogliono la dittatura. Ed io, per quello che vale il mio giudizio, preferisco la peggiore democrazia, anche se malata, alla migliore dittatura. Perché i malati si possono curare e, se ben curati, guariscono!

Ma loro, come cercano di arrivare a quel 100%? Con il “tanto peggio tanto meglio”. E quindi, no a dare la fiducia ad un governo che governi, ma sì alla tanta urgenza ad attivare le commissioni parlamentari per “indagare” (perché tutta questa fretta, Beppe? Cos’è … hai paura che qualcuno “faccia sparire” carte compromettenti?) indagare, dicevo, sui governi passati in funzione strumentale di elezioni che loro si augurano prossime, sicuri di avvicinarsi a quel 100% tanto agognato.

Già, perché quel 25% (degli elettori, non degli Italiani) che hanno raggiunto non è né carne né pesce. Infatti, se fosse stato un 35% avrebbero ricevuto l’incarico di formare il governo. Se fossero rimasti al 15%, nessuno li avrebbe cercati e sarebbero stati opposizione pura (pura, si fa per dire …). E invece non possono aspirare all’incarico della formazione del governo e non possono sottrarsi alla responsabilità che hanno per avere negato il loro contributo alla formazione di un governo “altrui”.

Beppe, proponi un nuovo istituto: la “autocancellazione dei consensi elettorali”, riduciti al 15% e fai (solo) opposizione. Non come stai cercando di fare adesso, Giano bifronte, con un comportamento ermafroditico, contemporaneamente da maggioranza e da opposizione. Sai cosa mi fa venire in mente questo tuo comportamento? Una frase di Woody Allen: “Io sono un conservatore di sinistra: non condivido alcune delle mie idee”. Ah, già che sei stato a Roma ben due volte in pochi giorni (una dal Presidente Napolitano ed una a Fiumicino con i tuoi), ti regalo una poesiola di un poeta romano, un certo Trilussa, che l’aveva scritta nel 1944. Sai, mi ha fatto impressione perché ha la mia stessa età … 1944 … classe di ferro!

Trilussa

NUMMERI
– Conterò poco, è vero:
– diceva l’Uno ar Zero
ma tu che vali? Gnente: propio gnente
Sia ne l’azzione come ner pensiero
rimani un coso voto e inconcrudente.
lo, invece, se me metto a capofila
de cinque zeri tale e quale a te,
lo sai quanto divento? Centomila
È questione de nummeri. A un dipresso
è quello che succede ar dittatore
che cresce de potenza e de valore
più so’ li zeri che je vanno appresso.

A quali zeri mi riferisco? Non a chi ti ha votato, ci mancherebbe altro! Ma a chi, dopo averti votato, di fronte ai tuoi dictat ha deciso, in completa autonomia di pensiero, (di “pensiero”? Mah …) di “azzerarsi da solo” e di continuare ad andarti “appresso”, cioè “dietro” di te, al Tuo (Tuo!) sèguito. Sèguito, appunto …