DI COSA CI PARLA LA NOSTRA BBC (Bersani-Berlusconi, Casaleggio)? O È LA BBG, Bersani-Berlusconi-Grillo)? E NOI, DI COSA PARLIAMO?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Aprile, 2013 @ 5:57 am

Detto altrimenti: le priorità della nostra attenzione (alias Monti for President)

Di cosa parliamo noi? Di calcio, in tempi “normali”. Noi parliamo di calcio. In ogni bar ci sono almeno tre CT della Nazionale.

Ma i nostri tempi non sono “normali” ma di crisi economica. Stiamo vivendo una crisi che taluno ha calcolato peggiore di quella del 1929 che poi, in USA, era nata solo a causa di una cattiva programmazione economica … ma guarda … Una crisi che, per quanto ci riguarda, abbiamo “fabbricato” noi stessi europei, Paesi manifatturieri, appunto, Paesi, “manufatturieri”, che l’hanno creata con le proprie mani … appunto! Siamo vittime della nostra mala finanza e mala banca, della nostra mala politica, della nostra mala globalizzazione, della nostra mala-capacità di previsione, della nostra mala-morale.

Già, la morale: la madre di tutte le crisi, di tutte le guerre, delle guerre di ogni tipo: di quelle combattute con le armi, con la speculazione, con le ingiustizie sociali, con gli scandali, con la corruzione, con l’evasione e l’elusione fiscale, con gli egoismi, con l’appartenenza alla propria “casta”, con gli scandali: di tutti i tipi, non ve li elenco anche perché non riuscireste a ricordarli tutti: infatti uno scandalo al giorno leva il precedente di torno.

Ecco ci sono: noi parliamo di scandali e di politica. Molto meno di programmazione economica e dei suoi errori, molto meno di cosa fare piuttosto che di cosa criticare o – sia pure giustamente – condannare.

Calma, raga, la crisi non esiste!

E dimentichiamo, siamo di memoria corta, troppo corta. Sino a circa 18 mesi fa v’era chi affermava che “la crisi none esiste, i ristoranti, i voli aerei, gli hotel sono affollati, non parliamo poi del numero dei telefonini o degli yacht che bordeggiano davanti alla mia villa in Sardegna, che poi quella era la nipote di Mubarak e i bunga bunga simpatiche festicciole fra amici, ognuno con il suo bravo cappello da goliarda universitario in test, per rievocare gli anni della giovinezza, giovinezza, della nostra primavera di bellezza ….”

I vasi del nostro cervello, della nostra memoria purtroppo non sono vasi comunicanti. E il ricordo di ciò che è successo nel recente passato, in anni in cui il governo aveva i numeri per fare le riforme ad Paese e non ad personam ma non le ha fatte … già, chissà perché non le ha fatte … Anche nel 1919 e 1920 vi sarebbero state le maggioranze per fare le necessarie riforme: il non averle fatte spianò la strada ad un outsider di nome Benito.

Anche oggi abbiamo i nostri outsider. Niente manganelli e olio di ricino, questa volta, ma droga, la WEB, una nuova sostanza stupefacente innaturale che da un lato a chi la usa da tempo fa dire tutto e il contrario di tutto, e a chi la usa per le prime volte, fa credere a tutto e al contrario di tutto.

Ma veniamo al momento politico. Primo tempo: elezioni; secondo tempo: alleanze per il governo; terzo tempo: i saggi; quarto tempo: l’elezione del Presidente della Repubblica.

Ecco, guai a candidarsi! Ti bruceresti subito! Ma sotto la cenere, la brace. La brace di chi incredibilmente, è tornato: dalle stalle alle stelle.

Ed allora, se accattiamo questo (solo concettualmente, s’intende ,… ci mancherebbe altro!) perché scartare a priori quell’altra persona che tutti, fino a qualche mese fa, indicavano come OPS – Ottimo Presidente Scontato? Faccio il nome: Mario Monti.

Quelli che “si lui sarebbe stato l’ideale, ma è sceso in politica, si è bruciato”. Ma che stiamo scherzando? Ha peccato? Ebbene, anche se fosse, chi è senza peccato scagli la prima pietra. Autorevolezza, credibilità internazionale. A me Monti sta bene come Presidente della Repubblica. Perché? Perché le “prime priorità” veramente urgenti, a mio sommesso avviso sono: la Questione “M”, dove la lettera “M” sta per Morale (non per Meridionale, questione pur importante) e la Questione “E” sta per Europa, cioè per la creazione degli Stati Uniti d’Europa. E Monti ha credibilità ed autorevolezza rispetto ad entrambi gli obiettivi.

Senza parole

E poi, se non lui, chi altro, Silvio? Altro che “Addio Monti …” sorgenti dalla palude della mala politica … E se non lui, chi altro,  Beppe? Altro che “uscire dall’Euro”, magari con referendum, così  fai votare la gente per una scelta di cui la stragrande maggioranza non conosce nemmeno gli esiti, regalando ai votanti tanta democrazia formale ma privandoli di quella sostanziale “tanto non se accorgono” (“ma però”? Sì, ma però glie lo dico io, Beppe!)