TRENTO DI CARTA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Aprile, 2013 @ 12:41 pm

OPEN BLOG? Certo, eccone un altro, questa volta di Maria Teresa!

Detto altrimenti: Trento dalle carte antiche e meno antiche …

Mattinata preziosa quella di giovedì scorso, 18 Aprile 2013, per un fortunato gruppo di Accademici delle Muse in visita alla Biblioteca Comunale di Trento in Via Roma, grazie alla gentilissima iniziativa dell’amica Accademica Giovanna Laudadio!

Le dottoresse Milena Bassoli (che si occupa dei libri antichi della biblioteca) e Brunella Brunelli (dell’Archivio storico del Comune di Trento) ci hanno accolto nella Sala dei Forzieri (mattinata preziosa anche per questo!) e ci hanno accompagnato in un percorso di memorie ed emozioni nella “Trento di carta”.

Raccogliere testimonianze di una città nel passato e nelle tradizioni è possibile ricercando dentro mondi diversi e tutti affascinanti: parole scritte, disegni, dipinti, ricami, poi via via nell’evoluzione dei mezzi tecnici tra mappe, piante topografiche sempre più precise, fotografie, libri, guide…

Così, ascoltando e guardando, ci siamo lasciati trasportare molto piacevolmente tra le diverse rappresentazioni in parole ed immagini della nostra città, diverse perché rispondevano ad esigenze svariate: fissare memorie di viaggio, celebrare la figura di un santo, rappresentare la struttura della città evidenziando gli edifici più importanti, redigere il catasto cittadino ai fini fiscali, progettare la deviazione del corso dell’Adige per costruire la ferrovia, fare propaganda al territorio e fornire ai turisti uno strumento di guida e documentazione…

Volutamente il percorso non è stato organizzato in ordine strettamente cronologico, ma seguendo le diverse finalità a cui le testimonianze rispondevano.

Senza proporzioni, ma così bella!

Interessantissimo è stato l’ascolto della lettura di alcuni passi dal diario di un viaggiatore francese del 1830, in cui l’Adige è visto largo come la Senna, ma più impetuoso (la pagina è di giugno, quindi c’era il disgelo), i palazzi signorili e le case modeste accostate nel tessuto urbano denunciano ricchezza e povertà vicine, confermate da sopraelevazioni malconce in legno, con tetti cadenti, apportate a dignitosi edifici in muratura.

Il viaggiatore rimane colpito anche dal disboscamento delle montagne intorno alla città, perché il legname serviva appunto per le costruzioni e per il riscaldamento nei lunghi inverni.

23 aprile 2013, tronchi sul Fersina: di sti anni li avrebbero “uncinati” e tratti in secco!

La cosa più curiosa: numerose persone sulla riva dell’Adige, alla vista di legni trasportati dal fiume, si ingegnavano con corde ed uncini per trarli a riva, litigando poi vivacemente per impossessarsene. Le più antiche testimonianze iconografiche spaziano dai disegni semplici di epoca medievale, come quello che mostra la salma del futuro patrono San Vigilio trasportata entro le mura urbane (disegni nei quali la città è ancora rappresentata genericamente, senza elementi precisamente riconoscibili), ai preziosi ricami su alcune “formelle” di poco successive, dette bruste, che raccontano la vita di S. Vigilio, applicate sui paramenti sacri.

… a forma di cuore!

Nelle prime piante (tra medioevo ed epoca rinascimentale) della città immaginata in una visione dall’alto, ha grande importanza l’aspetto artistico-cromatico, le proporzioni non sono rispettate, gli edifici più importanti e lo stesso fiume sono evidenziati in dimensioni esagerate ed è evidentissima la rete delle rogge, che scorrevano quasi in ogni via. In alcune risulta evidente la forma “a cuore” della nostra città!

Così la città appariva al viaggiatore in arrivo da nord

Eravamo incantati ed emozionati dal materiale originale che potevamo vedere da vicino, quasi toccare! Ed era coinvolgente riuscire a riconoscere un attuale luogo del tessuto urbano di Trento nel disegno solo apparentemente ingenuo di secoli passati.

L’ antico Ponte di S. Lorenzo

Le prime piante topografiche moderne, tra seconda metà dell’800 e primo ‘900, pur “fredde” nei tracciati non più artistici né colorati, ci hanno ancora coinvolto nel notare quanti veloci cambiamenti siano avvenuti in tempi abbastanza recenti, quale grande rivoluzione urbana sia stata la deviazione dell’Adige e la conseguente distruzione del primo ponte di San Lorenzo, sostituito dall’attuale sul nuovo corso, con l’insediamento di attività commerciali e magazzini nell’area di fronte alla neo costruita stazione ferroviaria, ossia nell’attuale Piazza Dante, Palazzo della Regione e Grand Hotel Trento!

… l’Adige deviato per la ferrovia

Abbiamo potuto quasi sfogliare i grandi antichi registri catastali scritti a mano con calligrafie armoniose, con inchiostri che rimangono e che dicono la cura manuale di chi si dedicava alla catalogazione.

E che dire delle prime guide turistiche, ovviamente bilingui, con illustrazioni fotografiche staccabili ed inviabili come cartoline? Cose d’altri tempi, quando viaggiare e vedere luoghi nuovi, comunicarlo alle persone care affidando alla posta la consegna di un pensiero era un rito bello per chi spediva e per chi riceveva, un rito che non si esauriva nell’invio, perché la cartolina rimaneva, si riguardava, si accarezzava… altro che sms!

Alle dottoresse Bassoli e Brunelli, come all’accademica Giovanna Laudadio, va il nostro cordiale ringraziamento per un’esperienza che lascia un segno bello ed emozionante nella nostra memoria.                                                                                                                                                                                    Maria Teresa