LA COOPERAZIONE TRENTINA: IERI, OGGI, DOMANI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Maggio, 2013 @ 7:27 am

Detto altrimenti: historia magistra vitae

Premessa

Don Lorenzo Guetti

Si vedano i mie precedenti post del 24 aprile 2013; 3 dicembre 2012; 1 dicembre 2012, ma soprattutto quello del 21 novembre 2012 sulla figura di Don Lorenzo Guetti, il fondatore della Cooperazione Trentina,  raccontata da Don Marcello Farina.
Sulla crisi di Vienna, la cosiddetta grande deflazione, cornice della nascita della cooperazione, si veda il mio post dell’8 febbraio 2013.

Fine della premessa

Cooperazione, strumento nato dalla crisi per superare la crisi. Anche quella odierna. Cooperazione che attiva finanza a km. zero per finanziare le attività reali, e non le bolle finanziarie grandi 12 volte l’economia reale. La Storia maestra di vita. La crisi austriaca, oggi come ieri. La Storia della Cooperazione, l’attualità ed il futuro della Cooperazione. Lo studioso Luciano Imperadori e il Presidente della Federazione della Cooperazione Trentina Diego Schelfi, invitati dal Comune di Lavis (intervento del Sindaco Graziano Pellegrini e dell’Assessore Germana Comunell0) e dalle locali Associazioni Culturale Lavisana (introduzione del Presidente Daniele Donati) e Lavistaperta (saluto della Presidente Giovanna Endrizzi, intervento del Consigliere Graziano Tommasin), hanno tracciato una linea di continuità fra passato, presente e futuro.

Luciano Imperadori e Diego Schelfi

Cooperazione come dialogo, comunicazione, communis actio, azione comune. In ogni settore: nella politica, nel sociale, nell’economia. Trentino come modello della cooperazione a livello mondiale. Due fatti; nel 2012 l’ONU ha dichiarato l’anno come “L’anno mondiale della Cooperazione”; ancora, in Trentino continuano ad arrivare delegazioni da tutto il mondo per “vedere come si fa”. E in USA, dove sono sorte oltre 5.000 nuove piccole banche, le Community Banks? Al riguardo è stato ricordato che la più grande banca del mondo, la Bank of America, non è altro che lo sviluppo della piccola, antesignana Community Bank, la Bank of Italy, una sorta di banca cooperativa fondata da un Italiano, il Ligure Amadeo Giannini nel 1904 a San Francisco. Avrà pure un significato, tutto ciò!

Il “fatto cooperativo” è innanzi tutto un fatto sociale e morale. Sociale perché unisce e morale perché rimette ordine nella scala dei valori, spesso disorganizzata dall’uomo. E’ recentissima l’affermazione di Papa Francesco che l’impresa che pensa solo al bilancio e non anche principalmente all’uomo è “ingiusta e contro Dio”. Ora è pur vero che la religione non “è” la morale, bensì “ha” una morale, ma la morale della nostra religione è la stessa della morale laica, la quale, sin dai tempi di Hammurabi, aveva codificato “Non fare agli altri …; fai agli altri …”.

Cooperazione e Morale. Ecco che la Cooperazione ci riporta verso al soluzione di quello che a mio sommesso avviso è la prima questione odierna, la QM – Questione Morale, all’interno della cui soluzione trovano soluzione tutti gli altri problemi. Morale innanzi tutti come onestà di intenti. E di corretta comunicazione. Comunicazione, taluni dicono che deriva da cum munus, con un dono, unico, uguale per tutti. A me piace farla derivare da communis actio, azione comune per la ricerca del bene comune (ecco la “Morale”!). Azione comune iniziata con la responsabilità solidale illimitata dei soci delle prime entità cooperative, mirata ad ottenere dalle “banche vere, quelle grandi della città” i fidi necessari alla povera gente, purchè “galantuomini”. Superata poi dalla garanzia offerta dai capitali frutto di utili accumulati e non distribuiti.

On. Lorenzo Dellai

Azione comune alla quale si rifanno. sia pure inconsciamente, movimenti politici e d’idee moderni, unica soluzione per i problemi attuali. In diversi campi. In politica, cooperazione significa superamento delle ideologie e ricerca comune del bene comune. In tal senso il Trentino continua a dare un importante contributo, anche a livello nazionale, con i suoi uomini recentemente eletti in parlamento, ai quali occorre solo dare un minimo di tempo per trasferirvi i tesori dell’Esperienza del Laboratorio Trentino. Ma non basta. Infatti …

… L’Europa, l’UE, gli Stati Uniti d’Europa: cos’altro sono se non la trasposizione interstatale del concetto di cooperazione? E il MFE – Movimento federalista Europeo di Altiero Spinelli? Nome diverso, ma stesso concetto di fondo.

E veniamo a noi, ai problemi più impellenti, ad esempio al problema dell’occupazione giovanile. Il Presidente Schelfi ha citato il positivo esempio di una piccola cooperativa roveretana animata da giovani laureati che si sta avviando. A me piace tradurre in chiave seriale l’esempio. I tanti miei post precedenti ho sollecitato la destinazione di risorse pubbliche – recuperate dalla definizione di un diverso ordine delle priorità di spesa e di investimento – per il finanziamento dello start up di decine di migliaia di Cooperative Giovanili nel settore dei beni culturali artistici, naturalistici, della micro agricoltura, dell’artigianato (si veda da ultimo il mio post del 1 maggio 2013 ore 07,44). Ecco, io stesso, quasi inconsciamente, ero e sono diventato un paladino della cooperazione, posizione alla quale sono pervenuto – io, non Trentino di nascita ma solo d’acquisizione dopo 25 anni di residenza – non dalla Storia della cooperazione,  che pure conosco – ma da una convinzione interna, originaria, che poi con quella Storia si è saldata.

Mettiamole le strisce!

Cooperazione nazionale e internazionale, cooperative giovanili su vasta scala e Stati Uniti d’Europa: nell’idea di Don Lorenzo Guetti v’era già il germe di tutto ciò. Non facciamolo morire, coltiviamolo. E’ il futuro, non solo nostro ma dell’Umanità. E a Roma reclamiamo il Ministero della CNI – Cooperazione Nazionale ed Internazionale: quella nazionale per il progetto sopra delineato; quella internazionale per la redazione di un modello completo dei possibili Stati Uniti d’Europa, da porre sul tavolo della UE quale base per la discussione e la definizione di quello che sarà poi, auspicabilmente meglio prima che dopo, la struttura degli Stati Uniti d’Europa, sul cui ruolo mi sono spesso intrattenuto in tanti miei post precedenti: andate a cercarli voi stessi, così intanto “navigherete” fra i miei scritti e – mi auguro – sarete stimolati ad commentarli per iscritto, fatto del quale vi ringrazio sin d’ora.

Un grazie al Comune di Lavis, alle due Associazioni locali sopra citate, ai due conferenzieri i quali mi hanno fornito lo spunto per fare i collegamenti del mio ragionamento. E chi sa fare i collegamenti – mi insegnava un mio vecchio capo, “tale” Sen. Bruno Kessler – ha capito come risolvere il problema.

Come cominciare? Puntando sulla giusta “comunicazione” e “moderna proiezione” dell’idea cooperativa.