TRE FATTI GRAVISSIMI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Maggio, 2013 @ 7:33 am

Qualcuno mi dice che io scrivo tanto. Un amico che io scrivo “troppo”. Ma io preferisco scrivere “troppo” piuttosto che “tacere”.

Detto altrimenti: tre fatti gravissimi, diversi fra di loro, intollerabili, che elenco in ordine di gravità crescente.

1) Furti dei bagagli in aeroporto. In diversi areoporti italiani gli impiegati Alitalia e di ditte esterne aprivano i bagagli dei passeggeri prima di scaricarli dalla stiva dell’aereo: rubavano oggetti, denaro, gioielli e vandalizzavano i colli privi di beni “interessanti”. Filmati da telecamere nascoste, ne sono stati arrestati ben 86. Mi auguro che le pene che saranno loro irrorate siano le più aspre possibili: infatti hanno compiuto ben quattro reati: furto (reato n. 1) e danneggiamento (reato n. 2) di beni privati; danneggiamento dell’immagine dell’Italia (reato n. 3) e del suo turismo e quindi delle sue risorse finanziare (reato n. 4). Il tutto con l’aggravante della violazione degli obblighi imposti dal loro contratto di lavoro e dell’avere agito “in associazione a delinquere”. Mi aspetto quindi una condanna esemplare per ogni singolo reato.

2) Emigrazione di laureati. Un mio amico, persona che ricopre una posizione di assoluto livello, dotata di conoscenza, di conoscenze e di mezzi, ha mandato all’estero i suoi due figli laureati: uno in Germania ed uno in USA. Che dire? Il mio amico, con la posizione che ricopre, avrebbe ben potuto “collocarli in qualche modo” in Italia. No. Per loro egli ha voluto un futuro serio, non un “futuro qualunque” (il quale tuttavia, per tantissimi altri giovani, sarebbe gìà stato un enorme risultato!). L’Italia non offre un futuro, depredata com’è da evasione ed elusione fiscale, dalla corruzione, dalla mala politica. La storia si ripete: quando il Nord conquistò il Sud (1860), lo depredò: di denaro, di riserve auree, di banche, di industrie ferroviarie (che erano l’eccellenza dell’epoca), di acciaierie, di contratti commerciali con l’estero, etc.. Quel territorio si impoverì. I migliori emigrarono. Restò la gente meno preparata, più povera, meno istruita. Senza futuro. E noi, oggi, vogliamo un’Italia senza futuro?

3) Violenza sulle Donne. A Ostia, una Donna trentenne è stata accoltellata ed uccisa in mezzo alla strada, sul litorale romano. A Castagneto Carducci (LI), dove lavorava, una Donna di 19 anni è stata violentata e poi strangolata. Che dire? Lanciare una campagna del tipo di quella che si lanciò contro la figlia dell’evasore fiscale, rappresentato in TV come persona abietta. E la pena per crimini del genere? Lavori forzati a vita. Non esiste nel nostro codice penale questo tipo di pena? Introduciamolo, ed estendiamolo anche ad un reato oggi non contemplato: la tortura.

Ma voglio dire di più: la violenza fisica contro le Donne (perpetrata con sempre maggiore frequenza!) è l’estremizzazione di un’altra violenza, apparentemente minore ma assai più diffusa: quella della emarginazione femminile dai ruoli apicali pubblici e privati e da livelli retributivi pari a quelli degli uomini. La Storia del mondo è “farcita” dalla sopraffazione del maschio (volutamente non lo definisco “uomo”) sulla Donna. Sulla Donna, dalla quale tutti i “maschi” sono stati generati ed allevati. E’ ora “di finiamola”!