DISASTRO NEL PORTO DI GENOVA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Maggio, 2013 @ 6:14 am

Detto altrimenti: la Repubblica Marinara non ne esce comunque bene …

Dice … ma la colpa o se vogliamo la causa è di terzi, non della Repubblica Serenissima … sì, vabbè, ma l’immagine … l’immagine deturpata resta. E poi … anzi … ma innanzi tutto le vittime: sette? Nove? E i feriti che hanno perso un arto? Nel passato non troppo lontano era accaduto già un incidente del tipo di quello attuale, per carità, solo del tipo, assai meno grave, quando un incrociatore della nostra Marina Militare, in manovra di ormeggio, si danneggiò la poppa contro il molo. fatto non bello, ma non così grave.

Come era …

L’incidente di due giorni fa invece è un fatto gravissimo. Pare … ma lo confermerà la scatola nera … pare che “non sia entrata la retromarcia”, cioè che si sia trattato di un guasto dei sistemi di propulsione e governo … il Ministro, in Parlamento, così dice, oppure un problema ai cavi di traino o, infine, l’eccessiva velocità della manovra. Pare. Vedremo. A me è sorto un dubbio. Ho sentito alla TV che su quella torre di controllo era istallato un potente sistema radar per il controllo del traffico su tutto il Mare Tirreno Settentrionale. Allora mi sono domandato: se la portata dei suoi radar era tale, era proprio necessario costruirla così vicina all’acqua, e non una decina di metri più arretrata, in posizione più sicura? Le postazioni degli addetti alla bigliettazione dei caselli autostradali sono protette da importanti blocchi di cemento contro il pericolo di essere travolti da un’automobile fuori controllo … e quelle sì che non possono essere spostate di dieci metri, perché è lì e solo lì che possono essere collocate, quelle sì …

Altri incidenti del passato? Il naufragio della London Valour, il 9 aprile 1970, ma fu tutt’altra cosa: La nave era all’ancora fuori della diga foranea. Il Comandante, a guadagno di tempo, aveva ordinato di predisporre le macchine alla revisione, per cui la nave non avrebbe potuto più manovrare se non trainata dai rimorchiatori. Sopravvenne una libecciata che la spinse contro la diga. Molti furono le vittime, morte durante le difficilissime operazioni di salvataggio.

Un incidente evitato? Il 30 ottobre 2008 un traghetto spagnolo che è riuscito ad entrare in posto sotto raffiche di vento laterali di 80 nodi (140 kmh!)! (Ho le foto in power point ma non riesco a trasferirle qui, peccato … sono impressionanti: la nave che, molto sbandata a causa del vento al traverso, entra nel varco ovest del porto, in località “Foce”, in un canale largo appena 200 metri, con scogli a babordo e il molo a tribordo. Un capolavoro d’arte marinara!)