LA CRISI ITALIANA E NON SOLO: VISIONE D’INSIEME E PERCEZIONE SENSORIALE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Maggio, 2013 @ 5:36 am

Detto altrimenti: riprendo un vecchio tema.

Se siete su un alto scoglio, del mare avete la massima visione d’insieme e la minima percezione sensoriale. Man mano che scendete la visione d’insieme diminuirà ed aumenterà la percezione sensoriale, la quale sarà massima quando, nuotando, avrete bevuto qualche goccia d’acqua salata. A quel punto la vostra visone d’insieme sarà nulla.

Ecco, ora noi stiamo vivendo percezioni sensoriali, di cui siamo vittime, nel senso che l’acqua salata che ci stanno facendo bere comincia ad essere troppa, non digeribile, non più sopportabile, mentre pare che il Sistema Italia (e forse anche il Sistema Europa) abbia perso la capacità di avere una visione d’insieme di ciò che sta accadendo.

Infatti si agisce attraverso fiscal compact, spostamenti di imposte e di risorse da un settore all’altro, si anticipa l’IMU, la si sospende, la si rimanda, si aumenta l’IVA anzi no … tutte piccole, inutili “bracciate” della nuotata in un mare salatissimo di problemi. Invece dovremmo tornare a riva, salire sulla sommità dello scoglio ed avere una visione d’insieme dei problemi.

In che senso? Ci provo: è questo il modello di sviluppo corretto? E’ pensabile di risolvere i molti problemi senza costituire gli Stati Uniti d’Europa? Non è meglio continuare ad indebitarci, purchè i nuovi debiti producano utili in misura superiore al coro costo? Non è ipotizzabile pensare di emettere nuovi titoli del debito pubblico, caratterizzati dalla loro “irredimibilità” (cioè, sui quali lo Stato paga solo interessi , mentre il capitale può essere recuperato attraverso la sua vendita alla Borsa valori), titoli che non siano computati fra quelli che contribuiscono al “monte debiti” dello Stato?

Alla politica l’ardua sentenza.