Lettera aperta alla Signorina Karima El Marough

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Maggio, 2013 @ 7:06 am

Detta altrimenti, “in arte” Ruby Rubacuori (ma quando mai “in arte”? In quale arte?)

Come vede, fra le tante ben diverse, ho scelto una foto “castigata”, non da “donna oggetto” … apprezzerà …

Gentile Signorina, in quanto  Italiano sono profondamente offeso dalle Sue parole, da come Lei dimostra di considerare le nostre Istituzioni (in particolare la nostra Magistratura), dalla disinvoltura con cui Lei si permette di inondare di “cavolate” i nostri processi. Infatti delle due l’una:

1) o le “cavolate” sono false, cioè i fatti raccontati sono veri, ed allora vi sono alcuni uomini colpevoli;

 2) oppure le cavolate sono veramente tali, cioè sono solo un Suo “millantato credito sessuale ed erotico” ed allora la colpevole è Lei, per avere vilipeso una delle nostre maggiori Istituzioni e tutti noi cittadini che vi crediamo (“vi”, cioè che crediamo nelle Istituzioni … mi comprenda).

Infine, Gentile Signorina, non posso esimermi dall’imputarLe comunque una grave colpa: quella di avere contribuito – come conseguenza del fatto che si parli e riparli di lei – a generare in molti Italiani una malattia mortale: l’ “assuefazione” all’esistenza di problemi del genere di quello che La vede protagonista, e quindi anche l’eventuale “tolleranza” al subentro dell’amoralità all’immoralità (della moralità … neanche a parlarne, purtroppo). Tolleranza … dicevo? Eppure … questo termine …. il termine “tolleranza” mi richiama alla mente un altro fenomeno d’altri tempi  … mi ci lasci pensare … appena mi ricordo Le saprò dire.

Lei è giovane, Signorina, molto giovane … (“prima” era “troppo” giovane!), ha una vita davanti a sé … per il futuro Le auguro di poterla vivere diversamente.