Post 878 – MAREMMA 3 (25 giugno 2013)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Giugno, 2013 @ 4:43 pm

Detto altrimenti: che poi, quando si sale sui colli e monti circostanti, a dire il vero non sarebbe poi “Maremma” …

Meglio, molto meglio di una pista ciclabile!

 

Oggi niente bici. Montemassi – Ribolla, verso Gavorrano ma ben prima si gira a destra, verso nord, verso il Lago dell’Accesa. Una mezz’oretta di guida. Già la strada è un capolavoro: lecci, querce da sughero, tante macchiaie, tanto bosco  e traffico assente ci accompagnano in dolci saliscendi!

 

 

 

 

 

 

Il Lago dell’Accesa

 

Qualche ciclista (che invidio). Si arriva al lago. Si tratta di un lago alimentato da una sorgente, con acqua a temperatura costante, estate e inverno (20 gradi). 15 ettari di estensione, circondato da una corona di canne ben protetta. L’accesso all’acqua è consentito da alcune passerelle in legno poste a circa 150 metri una dall’altra, che attraversano il “mare” di canne. Unico emissario, il Bruna, che poi va a sfociare a Castiglione della Pescaia. Il più grande bacino di acqua dolce del grossetano, già utilizzato dagli Etruschi. Intorno, colline coltivate, due ex poderi ora ville (di lusso). Silenzio, tanto. Visitatori: pochi, due auto tedesche e noi. Un vero lusso!

 

 

 

 

 

Il Duomo Cattedrale (S. Cerbone) del XII secolo

Dal lago, proseguiamo fino a Massa Marittima, che poi marittima non è in quanto collocata su un cocuzzolo. Cittadina molto bella: il Cassero (castello) senese, la Chiesa di S. Agostino con relativo chiostro, una vista molto ampia sulla Maremma. La Piazza Principale, bellissima, con la Cattedrale (v. foto)  e tre palazzi medievali. Pranziamo in un ristorantino 100 metri dalla piazza ad un prezzo veramente modico: 10 euro a testa per antipasto, primo, contorno acqua e vino.

 

 

 

 

 

 

 

 

La Chiesa di S. Agostino ci accoglie con un messaggio veramente accogliente: “Ognuno si senta accolto per quello che è”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E poi, sempre a Massa Marittima, ci ha colpito il negozio di un macellaio, con il suo “pacco famiglia”

 

 

 

 

 

 

 

Un saluto al Lago, prima di andare a casa …

 

 

Riscendiamo “a valle”. Ripassiamo dal “nostro” lago, e quindi a Montepescali. Questa volta non si tratta di una cittadina ma di un paesino. Anche lui “cocuzzolato”, sempre in vetta a salitacce (ma siamo in auto!).

Il tempo sta cambiando: sulla costa, verso ovest, il sole. ma la maestralata ha spinto aria umida verso le montagne sopra le quali si addensano nuvoloni neri: rientriamo a Montemassi. Domani, se il tempo sarà bello, si pedala!