Analfabetismo e consapevolezza funzionali

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Dicembre, 2011 @ 10:19 am

Detto altrimenti?

Facciamo i collegamenti e cerchiamo di capire il rapporto di causa ed effetto, cioè il rapporto di causalità fra chi ci ha governato e la situazione economica e finanziaria che ha generato nel Paese. Con semplicità.

L’analfabetismo funzionale non riguarda la capacità di lettura, bensì la capacità di comprensione e valutazione complessiva di un testo scritto, la conseguente capacità di riflessione, la consapevolezza degli eventi e la capacità di fare collegamenti consequenziali e valutazioni fattive tra di essi.

9 novembre 2011 ore 20,05, Rai 3, trasmissione “Blog”. L’intervistatrice pone a diversi parlamentari, al volo, sul piazzale antistante il Parlamento, le seguenti domande, a fianco delle quali si riportano le (incredibili) risposte ricevute:
1. Cos’è lo spread? “E’ la differenza fra quanto si produce e quanto si spende; è la differenza fra il livello dei costi di ieri e quelli di oggi”
2. Cos’è o chi è Standard & Poors? “E un’agenzia che valuta tutti gli aspetti della nostra vita”
3. Quanto è il debito pubblico dell’Italia? “150 miliardi, o forse 15.000 miliardi …”
4. Cos’è il rating? “Non rispondo, questa è una domanda difficile ma lei conosce già la risposta”.
5. Deficit e debito, qual è la differenza? “Sono la stessa cosa”
6. Cos’è il deficit? “E’ una parola inglese” (sic!)

Deficit … “chi era costui”? Chi ha avuto la fortuna di avere letto il Manzoni (con il suo Carneade) … o di avere studiato il latino …. sol, luna deficit . il sole, la luna tramonta, viene meno, manca … vires deficiunt mancano le forze … mancano i soldi, appunto, per pareggiare i conti. Il deficit non è il debito, ma sbilancio finanziario che lo fa aumentare sempre più! E lo sbilancio si combatte non solo aumentando le entrate (fiscali) e riducendo i servizi ai cittadini, ma anche e soprattutto contrastando l’evasione e l’elusione fiscale, riscalettando le aliquote fiscali, riducendo gli sprechi pubblici e riscrivendo l’elenco delle priorità degli investimenti. Deficit, si diceva, ma la gente “comune”, che volete che ne sappia, … direte voi, non tutti “sono studiati”!. E’ vero. E purtroppo per noi Human Development Report dell’Onu segnala che nel 2009 gli Italiani che avevano problemi di analfabetismo funzionale arrivano al 47% della popolazione. I dati sono peggiorati negli ultimi due anni, si dice nonostante/a causa degli interventi dell’ex Ministro Gelmini

Orbene, l’analfabetismo funzionale deve trasformarsi in consapevolezza funzionale se non altro perché lo sviluppo economico e civile di un paese dipende dall’istruzione e soprattutto dai livelli cognitivi dei suoi cittadini. Ed allora, per cercare di essere “funzionalmente consapevoli” cominciamo a porci noi stessi qualche domanda:

1. Chi ha causato e non previsto il crescere del debito pubblico?
2. Sono sanzionabili i responsabili di ciò ?
3. Chi sono i creditori del debito pubblico?
4. Quali sono gli interventi che condurranno ad un avanzo di bilancio, cioè ben oltre il suo pareggio, avanzo indispensabile al finanziamento della crescita senza aumentare le imposte e deprimere il sociale?

Chi fra tutti noi se la sente di rispondere?