POST 908 – BICI UISP TRENTO: DOBBIACO – LONGARONE – BELLUNO – FELTRE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Luglio, 2013 @ 10:06 am

Detto altrimenti: “La Risalita della Memoria”, tre giornate in bicicletta per risalire la Memoria degli Eventi: 9 ottobre 1963, la strage del Vajont (crimine annunciato). E non solo.

Dati tecnici del bici-viaggio

Le nostre “ragazze” in riposo a Cima Banche

Giornate: 26, 27, 28 luglio 2013
Partecipanti: il 30% degli iscritti Bici Uisp (fra i quali alcuni “cugini” Fiab) , cioè in 30. Grandi assenti: Guglielmo, convalescente e Guerra neo infortunato sulla soglia di casa, praticamente un lieve infortunio domestico: auguroni ad entrambi, vi vogliamo di nuovo e presto fra di noi!
Pullman noleggiato: Ditta Osvaldo Fruner, Riva del Garda, condotto dall’ottimo Simone Fruner
Km. pedalati: 17+55+45+31 = 148
Percorso: primo giorno, Dobbiaco Perarolo (72 km); secondo giorno, Longarone, pedalata sulla frana del Vajont, Belluno, km. 45 (un gruppetto, fra cui Edoardo, Pio e Bortolo: + salita alla diga, + 5 km al 7%!); terzo giorno, Belluno – Lentiai, km 31 (un gruppo + Lentiai-Feltre, +7 km; un solo ardimentoso + Feltre –Trento, + 82 KM!).
Biciclette utilizzate: no corsa. Una sola foratura.
Meteo: ottimo, temporale schivato a Cortina d’Ampezzo; indi sole e (molto, molto) caldo.
Guida nel Bellunese: l’ottimo amico Bortolo Calligaro, Presidente FIAB Belluno, accompagnatore turistico, cicloturista esperto, Piazza Borgo Pra, 51 – I 32100 Belluno Tel. 0437 34673 – 333 2175846 bortolo.calligaro@alice.it
Musei e siti visitati: a Perarolo, il Museo degli Zattieri realizzato dagli enti locali e delle “chiuse”, cioè “cìdoli” di Perarolo, Piave e Boite: trattasi di sbarramento per fermare e fare ammucchiare i tronchi; sempre a Perarolo, Museo della Pietra e degli Scalpellini. a Codissago, frazione di Castellavazzo: Museo Etnografico degli Zattieri del Piave (tel. e fax 0437 772373 – fameja@zater.it – www.zater.it), realizzato dalla locale Associazione privata. Gli zattieri erano i costruttori e conduttori delle zattere. I menadàs, erano coloro che muniti di lunghe pertiche uncinate e di una sorta di rudimentali ramponi applicati sotto gli scarponi, riconoscevano e smistavano il legname, preventivamente marchiato, alle segherie di appartenenza. Belluno, centro storico e quindi poco fuori città Villa Dino Buzzati www.villabuzzati.com (ASSOCIAZIONE CULTURALE   VILLA BUZZATI S.PELLEGRINO – IL GRANAIO VIA VISOME, 18 32100 – BELLUNO).
Documentazione fotografica: molti hanno scattato foto. Io una ventina (Iphone Nokia 510). Edoardo (edoapel@gmail.com) 450 (quattrocentocinquanta!). Organizzatori Bici Uisp: Presidente Monica; Consiglieri Claudio, Guglielmo (cui va il nostro GRAZIE!!)

Posti di ristoro fisico e culturale da segnalare in quanto molto meritevoli

Il lago a Calalzo di Cadore

• Longarone, Albergo Ristorante De Bona Luigi, Via Roggia, 26 – I 321234 Longarone BL, tel. 0437 770171 info@albergoristorantedebona.it www.albergoristorantedebona.it. Accoglienza ottima sotto ogni profilo.
• Belluno, Casa per ferie “Al Centro” tel. 0437 944460. Posizione centralissima, ottimo il sistema di ricovero delle bicilette.
• Mel (Belluno), Bruschetteria El Mighelon Snc, Via Nave, 30, tel. Matteo 349 4536789 – Michele 347 1283649 info@elmighelon.com, www.elmighelon.com. Presto anche con stanze per dormire. Uei, raga! Da non perdere! Bruschette veloci, diversificate, squisite, vino frizzante e birra fresca a gogò … ah, dimenticavo, el Mighelon è alpinista e guida e vi può condurre a piedi e in canoa nei profondissimi canjon della zona, chicche riservate a pochissimi conoscitori e intenditori!
• Belluno, VILLA BUZZATI, Bed & Breakfast– Via Visome, 18 – I 32100 tel. e fax 0437 926414 www.villabuzzati.com di Valentina Morassutti, valentinamorassutti@gmail.com pronipote dello scrittore Dino Buzzati, 0039 333 6486024;
• Levico (TN), Bicigrill per sosta radler pre-finale.

Costo medio giornaliero pro capite, circa 60-70 euro comprensivo di pullman privato (peraltro sempre al seguito) per le tratte Trento-Dobbiaco; Perarolo-Longarone; Lentiai/Feltre – Trento; pernottamenti (Longarone, Belluno); musei; pranzi, cene, pic nic e frequentissimi ristori.

Là dove c’era un lago ora c’è … il Monte Toc!

Questo mio post non vuol essere una relazione ciclo-turistica, ma una sottolineatura di alcuni aspetti del cicloturismo e dei siti visitati. Infatti sulla pista ciclabile Dobbiaco-Calalzo di Cadore ognuno può trovare in internet moltissime relazioni e commenti. Qui aggiungo solo che è in corso di sistemazione il tratto in salita Dobbiaco-Cima Banche. Bellissimo il lago artificiale vicino a Calalzo di Cadore. La differenza fra la ciclabile Dobbiaco-Lienz a la ciclabile Dobbiaco – Cortina – Calalzo? La seconda è molto, molto più bella. La prima è molto più frequentata perché è tutta in discesa, continua, assistita da un perfetto sistema di noleggio bici e soprattutto di “risalita ferroviaria”.

La nostra Prima Risalita della Memoria. La tragedia (annunciata) del Vajont, a 50 anni dal crimine commesso. Una mia poesiola, scritta dopo il pellegrinaggio che resi a quel Santuario il 28 febbrai 1999, e ripresa oggi dopo il pellegrinaggio  di questi giorni.

VAJONT

Bici Uisp e Fiab Trento, per non dimenticare!

Va giù …
va giù …
dapprima silente
e poi improvviso
cade
pesante nell’acqua ristretta e profonda
un monte ucciso dagli anni
e da un progetto assassino.

Bagliore di cavi tranciati.

Lampeggia sul monte!
Cos’è? Temporale?

Valanga di aria compressa
strappa i panni di casa
dai fili distesi
fluido maglio d’annuncio mortale
soffoca i muri indifesi
di una indifesa città.

Dalla sommità della frana, dentro l’ex lago, quel che ne resta d’acqua …

Cos’è questo tuono?
Un Foen improvviso?
Chiudete le porte!
Non vedi ch’è solo?
Ormai superato il terzino!
Fa goal lo spagnolo!

Sibilante
più volte annunciato
maremoto alpino
interrompe violento
azione
partita
la vita.

Dolori scheggiati
infangati
parole ormai mute
non legano più fra di loro
sbriciolati frammenti
di una impazzita ragione.

Pochi oramai gli occhi ancor vivi
tristi cavalli di frisia
a sbarrare la strada ed il passo
al nulla rimasto
svuotati di lacrime
dal troppo dolore
come il lago dal Toc.

Ed io
pellegrino tardivo
posso solo indagare il Ricordo
affinchè il Ricordo non muoia.

Bici Uisp e Fiab Trento hanno voluto commemorare questa tragedia, rendendo omaggio alle Vittime e alla loro Memoria. Ma anche alla memoria di un crimine annunciato. La salita alla diga, cinque km al 7% non è da tutti i cicloturisti. Piuttosto suggerisco di riservare le energie per percorrere l’anello di 16 km (asfaltato e transitabile anche dalle auto) che è stato tracciato sulla frana, cioè sul monte (sic!) che si trova là dove avrebbe dovuto esserci un lago (!), e che, percorso in senso antiorario, porta ad attraversare un ardito ponte su una profonda gola (sul cui fondo riposavano – al fresco – gli stambecchi) e quindi, prima di iniziare la discesa a Longarone, il paese di Erto. E questa è stata la nostra Prima Risalita della Memoria.

Menadès o zattieri del Piave

Molto interessanti i due Musei degli Zattieri del Piave, i quali, fino all’avvento della ferrovia ed alla costruzione degli sbarramenti idroelettrici sul fiume, riuscivano a trasportare via acqua milioni di tronchi dal Cadore a Venezia. Questa Seconda Risalita della Memoria, memoria rievocata da una replica moderna in anni recenti in occasione delle regate storiche delle quattro Repubbliche Marinare a Venezia, giustifica, anzi merita – anche da sola – un viaggio.

Prima di Belluno, sosta al Cimitero delle Vittime del Vajont: “La mattina del 10 ottobre 1963, di fronte alla spianata livida di fango lasciata dall’onda, ci si rende conto della necessità di individuare un’area dove seppellire le numerose Vittime. Il cimitero delle Vittime viene dunque collocato a 4 km a sud di Longarone, a Fortogna, frazione del comune non colpita dall’onda, su un campo di granoturco, consacrato”.

a
Villa Buzzati e Valentina Morassutti

Belluno – Lentiai. Che dire? Solo grazie all’infaticabile e paziente amico Bortolo  abbiamo scoperto tratti di ciclabile assolutamente incredibili! Belli, naturali, fra casette e frazioncine, brevi risalite in nascosti boschetti, molte provvidenziali fontane d’acqua freschissima. Peccato che non tutte le amministrazioni comunali del tracciato si siano preoccupate di utilizzare i vecchi ponti sui torrenti affluenti di sinistra del Piave, il che avrebbe reso “continuo” il tracciato. In particolare una menzione merita la visita (improvvisata e quindi non organizzata) alla Villa Buzzati, resa possibile dall’iniziativa di Bortolo e dalla cortese disponibilità della pronipote dello scrittore, Signora Valentina Morassutti. Gioielli di Memoria veri e propri … grazie, Valentina, torneremo preavvisandoti. Nel frattempo, Valentina, ti segnalo su questo blog, il blog di Mirna Moretti, nostra Grande Lettrice, la quale sicuramente vorrà aggiungere un commento sul tuo bisnonno Dino. Questa è stata la nostra Terza Risalita della Memoria.

Dal Mighelon: quando la se ghe vol … la se ghe vol!

Quindi Trichiana, il Paese del libro, in quanto dotato di una preziosa biblioteca civica (www.comune.trichiana.bl.it) donata nel 1972 dai fratelli librai trichianesi Angelo Aldo, Mario e Renzo Cortina e Beatrice Merlin. Il che mi ricorda analoga biblioteca donata da un mio ex capo (di lavoro) che io considero il mio “terzo Genitore”, Dr. Ruggero Cengo Romano al suo paese natìo, Ternengo, vicino a Biella.

Sullo sfondo, le Dolomiti Bellunesi. Qua e là, Ville Venete. Fra le tante, Villa Gaggia, sede dell’incontro fra tali Benito e Adolfo, incontro nel quale parlò solo Adolfo, accordo (mancato)  che avrebbe dovuto e potuto portare alla resa dell’Italia dopo lo sbarco alleato in Sicilia, e che invece “regalò” all’Italia due anni di dominio nazista e di guerra civile (Quarta Risalita della Memoria).

In piscina a Lentiai

Infine, sulla strada del ritorno, sosta radler al Bicigrill di Levico. La bicicletta, il cicloturismo, ti fanno rivalutare e riscoprire la bellezza di una zona d’ombra, di una fontanella, di tratti alberati, della musicalità del silenzio, del piacere di una conquista (di una salita) del sollievo di una discesa, di quanto poco sia, in realtà, l’ “essenziale” di cui abbiamo bisogno per essere felici. Alcuni di noi sono bravissimi (pedalatori da 13 volte lo Stelvio, per intendersi!); altri bravi; altri bravini; altri alle prime armi: ma fra tutti nessuna competitività, nessun confronto, nessun antagonismo ma solo solidarietà, comprensione ed aiuto reciproco. E questa è stata la nostra Quinta ed ultima Risalita della Memoria, di noi che con le nostre pedalate vogliamo mantenere viva e fare rinascere la Memoria, e quindi la Realtà, di un tempo in cui le persone erano solidali; non si misuravano reciprocamente attraverso i cavalli di potenza della rispettiva automobile; di un tempo in cui l’acqua era un incontestato bene di tutti e il migliore sistema di aria condizionata era l’ombra di un filare di alberi lungo la strada. Nella speranza di un Nuovo Rinascimento, nel quale il Volto dell’Altro non sia quello delle foto delle vittime di crimini pubblici e privati ma quello di chi ti chiede ciò che è giusto gli sia dato ed al quale, a sua volta, il tuo Volto dà l’attesa risposta di uguaglianza sociale, rispetto, considerazione, dignità, speranza, pace.

Viva la bicicletta, Viva Bici UISP, Via Fiab!

La nostra Presidente Monika, alla guida del gruppo

BICI UISP TRENTO, PRESIDENTE MONIKA GIACOMOZZIBICI UISP, Unione Italiana Bici Pertutti (si, Pertutti, così quadra con l’acronimo!), è un’associazione che vuole diffondere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto, di svago, di turismo lento, salutare e culturale, alla scoperta della nostra Regione (Trentino Alto Adige), del Paese intero e dell’Europa. Usualmente percorriamo piste ciclabili o strade a basso traffico, dormiamo in ostelli ed abbiamo sempre con noi accompagnatori esperti, tutti volontari. Le nostre gite sono preparate sotto ogni profilo: tecnico, paesaggistico, storico-culturale, gastronomico. A BICI UISP ci si iscrive via mail scrivendo a biciuisp.tn@hotmail.it oppure presentandosi in sede, Largo Nazario Sauro, 11, tel. 0461 231128. Il costo della tessera annuale è di €10,00 (con copertura assicurativa €33,00). E’ possibile iscriversi anche “on …pedali” e cioè in occasione della partecipazione alla prima uscita! Per l’iscrizione occorre esibire un certificato medico attestante l’idoneità allo sport non agonistico. Per scaricare i moduli di iscrizione e per ulteriori informazioni visitate il sito http://slowbiketrento.xoom.it Volete altre notizie, foto etc.? Cliccate nell’apposito riquadro del mio blog, un po’ sotto la mia foto, la parola “uisp” o “bici uisp” o “bici” o “biciletta” e troverete molti miei post con molte foto!