POST 920 – LA “QM” ED ENRICO LETTA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Agosto, 2013 @ 7:38 am

Detto altrimenti: la Questione Morale

Il “buono” (si fa per dire)

Nei libri di storia, a scuola, ad un certo punto del programma, trovavamo la Questione Meridionale. Il meridione depresso, l’emigrazione, etc.. E il Nord che avrebbe dovuto prendersi cura del Sud. Il Nord che quel Sud lo aveva conquistato e depredato. E’ un po’ come nel Nord America la conquista del West … per tanti, troppi anni, i bianchi conquistadores erano i buoni e gli indiani, cacciatori nomadi in casa loro, i cattivi da sciabolare da parte dei “nostri”, cioè dai cavalleggeri del famoso “Settimo cavalleria”. “Carica …!” E chi più ne ha più ne metta. E tutti noi ragazzi, anche nei cinema parrocchiali, ad esultare, una standing ovation di approvazione e di sollievo di fronte a quelle sciabolate, dopo avere visto un film nel quale il parroco aveva scrupolosamente fatto tagliare la scena del solo, unico bacio fra l’eroe bianco e la eroina bianca di turno: la morale, si sa, ha le sue esigenze! Poi, piano piano, anche nei film hanno cominciato a raccontarci la verità. Ed oggi il problema USA al riguardo è di nascondere ai nostri occhi lo stato di miseria e di sfacelo culturale nel quale i “buoni” bianchi hanno relegato i “cattivi” pellerossa.

Qui da noi, oggi la Questione Meridionale è stata assorbita nella più ampia Questione Morale. La nostra Questione Morale … che riguarda l’intero paese, non solo il Sud. Al sud, infatti, esiste la sede delle varie criminalità organizzate. La sede, dicevo, la loro l’attività non ha confini e comprende, ovviamente, anche il Nord.

Ma questa è la “immoralità ufficiale”, quella che viola la legge sapendo di violarla. Oggi poi esiste una seconda immoralità, quella che si nasconde dietro leggi ad personam o ad castam, dietro cosiddetti “diritti acquisiti”, dietro scelte di priorità superate, quella della iniqua distribuzione delle risorse, quella che si nasconde a se stessa in quanto ormai si è trasformata in amoralità, cioè “io non violo la legge, perché la legge mi consente di fare ciò che faccio, e poi, che volete, se anche la legge mi fosse contraria, ciò avverrebbe solo perché si tratterebbe di una cattiva legge che mi perseguita, di una legge che occorre cambiare al più presto”.

Ecco, il primo obiettivo è che dalla amoralità di torni alla immoralità, e cioè che chi oggi sacrifica il bene altrui al proprio vantaggio, si renda conto di essere un immorale. Quindi dovremo agire sulla immoralità, eliminando le condizioni del suo insorgere e sanzionandola quando comunque sia insorta.

“Festina lente” … affrettati lentamente, Enrico!

Il premier Enrico Letta sta agendo in questa direzione. lo sta facendo gradualmente, né potrebbe fare altrimenti. Lui stesso si è sicuramente reso conto che quei 50 milioni risparmiati sulle auto blu e sugli aerei di stato e destinati ai canadair antincendio sono solo un intervento poco più che simbolico, ma sa anche che se avesse premuto troppo e d’improvviso sull’acceleratore, quantomeno le strutture burocratiche ministeriali lo avrebbero sabotato. La struttura … un governo parallelo del paese, c’è da pensare che almeno parte di essa sia a libro paga di qualcuno … sapete, a pensar male si fa peccato ma s’indovina …

Una sola sbavatura, Enrico: quando hai detto che la tua azione va nel senso di “diminuire i privilegi”. Ecco, se hai individuato un privilegio, questo va eliminato, non “diminuito”. Ma nessuno perfetto, e poi io credo che sia stato un “lupus lingua” cioè un “lapsus linguae” freudiano, cioè … che la frase giusta tu la stessi dicendo ma che poi il tuo subconscio ti abbia (giustamente, n.d.r.) frenato: non c’è che dire, hai un subconscio politico!

A proposito: Enrico, stai agendo sui super stipendi … bene ma. Infatti leggi quello che ho scritto un paio di post fa … dai, leggilo e commentalo … diverremo amici! E poi, Enrico, le super pensioni, i super cumuli … via, i super investimenti non più attuali né prioritari … via … è “ora di finiamola!” …