POST 937 – LA VERITA’ VERA E’ COSA DIVERSA DA QUELLA GIUDIZIALE – IL REATO E’ COSA DIVERSA DALLA SUA PUNIZIONE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Agosto, 2013 @ 7:59 am

Detto altrimenti: Silvio, ecchè? Vogliamo fare due pesi e due misure? Una per te ed una per tutti gli altri?

1) La VV, Verità Vera del proprio operato la conosce solo l’interessato e Dio. Gli altri, tutti gli altri, tutti noi, da sempre, ci dobbiamo rifare e accontentare della VG, Verità Giudiziale, cioè a quella accertata nei Tribunali che talvolta potrebbe anche essere diversa dalla VV, in ossequio al principio della necessità della certezza del diritto. Questo principio deve valere per tutti anche se, talvolta, summa lex summa iniuria … cioè quanto più una legge (o sentenza)  è perfetta, tanto più essa può anche arrecare a taluno un ingiusto danno.
2) Oggi pare che il problema sia l’applicazione o meno di un tipo di sanzione piuttosto che non la valutazione della gravità del reato commesso o quanto meno del reato accertato dai Tribunali. No buono!
3) Anche ammesso che si intervenga sul tipo di sanzione, resta quanto meno la VG, Verità Giudiziale che attesta l’esistenza di un grave reato accertato  in capo ad una persona.

In altre parole, il nostro sistema democratico si fonda fra l’altro sui diversi gradi del giudizio e sulla necessità della certezza del diritto affidata al passaggio in giudicato delle sentenze. Queste regole devono valere per tutti. E poi, anche se il reato accertato fosse giudicato non punibile, la persona che lo ha commesso non dovrebbe più presentarsi quale parlamentare.

La stessa conclusione l’interessato dovrebbe trarre anche nel caso che la sanzione del reato accertato e giudicato punibile, fosse ritenuta dalla Commissione Parlamentare non procedibile (cioè: reato esistente, punibile ma applicazione della sanzione non procedibile).

In sintesi: ciò che deve fare premio è l’accertamento giudiziale del reato, non gli eventi relativi all’applicazione della sanzione.

The rest are details.