POST 1023 – TRENTINO O ITALIA?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Ottobre, 2013 @ 7:13 am

Detto altrimenti: ognuno di voi … di noi … istintivamente pensa di più ai problemi del Trentino o a quelli del Paese? … O ad entrambi?

Io … be’ … basta leggere i miei post: a quelli dell’Italia. E dire che qui da noi siamo sotto elezioni provinciali che in Trentino sono formalmente “amministrative” ma sostanzialmente sono anche molto “politiche” stante la nostra Autonomia.

Autonomia … in un post recente ( n. 972 del 19 settembre scorso) evidenziavo i due modi di essere dell’Autonomia: quello di ieri che in allora era molto “moderno” (desiderio, volontà, capacità, anelito della gente di partecipare al governo della cosa pubblica); la sua “deviazione odierna”, per nulla moderna (Autonomia “bancomat”); e quello del domani, modernissima (si spera: come quello di ieri).

Dice … ma il tuo blog si chiama “Trentoblog” non “Italiablog”… Si, dico io, allora vuol dire che io scrivo come “a Trento” si ragiona sull’Italia (come me la sto cavando? Credevate di fregarmi … eh?). A parte gli scherzi, il “pensar trentino” non è solo “pensare sul Trentino” ma anche “pensare dal Trentino”, ed è ciò quod plerumque accidit, cioè ciò che accade nella maggior parte dei casi … ops, scusate … dei miei post.

Il Trentino per l’Italia? Certo, sia come capacità di autogoverno, sia come pre-visione del futuro dell’Europa. Un esempio? Eccolo. In Italia vi è una forza politica che insiste per la macroregione del nord (notate: dicono Veneto, Lombardia, Piemonte. A noi ci “saltano”, e mi sta bene … ma il fatto … avrà pure un significato!). E noi? Noi, da decenni, stiamo cercando di costruire il concetto di un’altra macroregione, l’Euregio, cioè una regione transfrontaliera, del tipo di quelle sulla cui base assai più facilmente si potrebbe arrivare alla creazione degli Stati Uniti d’Europa.

Mi fermo qui. Provate voi a ragionare sulla differenza delle due impostazioni: una di chiusura non solo all’Europa ma alla stessa Italia. L’altra di apertura verso un Mondo Nuovo o un Nuovo Mondo, questa volta innanzi tutto Europeo. E’ a questo che penso ogni volta che ascolto la sinfonia La Sinfonia n. 9 in mi minore di Antonín Dvořák (op. 95), più nota appunto col titolo di Sinfonia “Dal Nuovo Mondo” (il titolo si riferisce evidentemente all’America in seguito alla nomina del compositore come direttore del New York National Conservatory of Music. E’ splendida: chi non la conosce, la ascolti. Gli altri? La riascoltino!)