POST 1088- VENDERE LE SPIAGGE, I MORTI DI NASSIRIA, INSEMINAZIONE ARTIFICIALE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Novembre, 2013 @ 5:50 pm

Detto altrimenti: varietas delectat, la varietà (di argomenti) diletta, piace …

Lo Stato …vendere le spiagge? MACCOMESIFA anche solo ad immaginare una cosa simile? Oggi le spiagge, domani i boschi e poi? L’aria? Eh no, cari miei, questo tipo di vendita è brevetato da certi imprenditori fai da te napoletani, che da molto tempo hanno introdotto la vendita ai turisti di barattoli contenenti “Aria di Napoli”.

Brigadiere CC Salvo D’Acquisto

Nassiria. Io (classe 1944) sono figlio di un Maresciallo dei Carabinieri, classe 1912, che fra l’altro si è fatto due anni di prigionia in Germania … Ciò premesso, i Carabinieri morti a Nassiria eroi? Io direi piuttosto vittime. Eroe, secondo lo Zingarelli 1997 e “chi sa lottare con eccezionale coraggio e generosità, fino al cosciente sacrificio di sé, per una ragione o un ideale ritenuti validi e giusti”. Quindi onore ai nostri Carabinieri, rispetto massimo per loro e le loro famiglie, anche se per me sono vittime, nobili vittime, ma un po’ diversi dal loro collega Salvo D’Acquisto … un po’ diversi da quei tecnici giapponesi che si sono offerti volontari per scendere nelle viscere della centrale nucleare esplosa, consci che le radiazioni che avrebbero ricevuto li avrebbero uccisi in una settimana.

Inseminazione artificiale. Delle piante, della verdura, della frutta, delle messi … Milena Gabanelli, ultimo Report: le multinazionali chimiche e farmaceutiche si sono brevettati i … semi di mele, altra frutta, verdura, frumento, soia, mais, etc. . Se vuoi coltivare quelle specie, devi comperare da loro i semi e gli antiparassitari “dedicati”; puoi “usare” i semi una sola volta; non puoi riprodurli; puoi vendere solo la quantità di prodotto corrispondete alla quantità di semi acquistati (da loro); se sgarri ti estirpano le piante e/o ti chiedono forti risarcimenti. In Canada, un forte produttore afferma: “Prima per i semi spendevo un dollaro ad ettaro. Ora 75”. In Trentino, il Presidente di Coldiretti Gabriele Calliari dichiara: “E’ come avere un melo in prestito sul tuo terreno. L’assistenza tecnica ti dice quello che devi o non devi fare, ti dice a chi conferire, a quale prezzo. E’ il ritorno alla mezzadria. Significa lavorare per gli altri e mangiarsi il futuro”.  Altri (Alessandro Dalpiaz, Direttore Apot) replica che questo fenomeno in Trentino è limitato al 5% e che anche il Trentino ha il suo brevetto, la mela Fem8. Io contro-replico: quante sono le specie brevettate? E in quale percentuale sul totale? Non si rischia di fare altre sette sorelle (questa volta non del petrolio e del tabacco, ma del cibo)? Non si rischia di trasformare l’agricoltura in mala finanza (mala, anche delle mele)? Le mutinazionali accumulano enormi utiki che poi investonio in titoli tossici: leggete il post precedente … che il cerchio si chiude!