POST 1093 – ANCORA METEREOLOGIA … QUESTA VOLTA SOCIALE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Novembre, 2013 @ 6:35 am

Detto altrimenti: “Che tempo che fa” … nel nostro Paese?

Una perturbazione: fronte caldo, nuvole alte, diafane. Centro della perturbazione, nuvole basse, fa più caldo, aria umida, immobile, pioggerellina. Fronte freddo: temporalone (“… si è scaricato!”), venti freddi da nord, violenti, cielo limpidissimo, luminoso. Dopo, il bel tempo.

Ecco, pare che per riavere il bel tempo, in Italia, ci debba essere prima un “temporalone”. Un temporalone che spazzi via le nubi. Che “scarichi” l’energia che si è accumulata. No, non sto pensando ad una rivoluzione “classica”, con i forconi o altre armi, proprie o improprie che siano … No. Sto pensando ad una rivoluzione delle coscienze, della consapevolezza, delle intelligenze, della Morale. In altre parole, occorre che la tensione che si è creata fra poli a diverso “potenziale di consapevolezza e di Morale” si scarichi, nel senso che tutti si rifacciano ad un’unica Morale, quella che spinge alla ricerca del Bene Comune.

Non possiamo più accettare che il Paese nel quale viviamo sia un’Italia “multisala”, nella quale si proiettano contemporaneamente film troppo diversi:

quello dei disoccupati, sottoccupati, esodati;

quello dei giovani senza futuro;

quello dei ricchi sempre più ricchi e dei poveri sempre più poveri

quello dei super burocrati lunari;

quello dei super politici marziani (“fatti i c … tuoi!)

quello delle pensioni sino a 90.000 euro al mese (al mese, ma lorde … ah, be’, allora … se sono lorde …);

quello dei militari dai bilanci separati comunque garantiti;

quello che Italia Greecia stessa faccia stessa razza – Speriamo non stessa fine;

quello delle mille caste;

quello dei pensionati (militari) a 50 anni e di quelli (civili) a 70;

quello che le grandi opere servono anche se non servono più,

quello che io cumulo super pensioni e super incarichi e superstipendi perché sono bravo e tu no;

quello che io concordo con il fisco da 1,2 miliardi a 300 milioni e ne pago solo 100 e tu le paghi tutte, che se ti hanno fatto un accertamento supplementare di 35 euro hanno fatto bene;

quello che historia magistra vitae ma tanto noi mariniamo la scuola,

quello che certi villaggi turistici li chiamiamo centri logistici militari;

quello che certi alberghi di lusso li chiamiamo centri di culto;

quello che panem et circenses e via così che va bene;

quello che non ci dite che siamo immorali. Infatti siamo amorali;

quello che i miei sono diritti acquisiti ed i tuoi doveri acquisiti;

quello che la cultura non si mangia;

quello che chi ruba poco va in galera chi ruba tanto fa carriera;

quello che esporta illegalmente capitali e poi fa investimenti esteri in Italia;

quello che corrompe;

quello che è corrotto;

quello che ruba da solo, senza bisogno di un corruttore che lo corrompa;

quello che i nostri capi guadagnano multipli dei capi europei e USA;

quello che uno scandalo al giorno leva il precedente di torno;

quello che basta aumentare la benzina;

quello che il rescheduling del debito pubblico, manco a parlarne;

quello che emissioni di titoli del debito pubblico irredimibili, manco a parlarne;

quello che se non lo fanno ci sarà un perchè;

quello che si è sempre fatto così;

quello che il problema è se sia punibile, non se ha commesso il fatto;

quello che i giovani non hanno futuro in Italia ma all’estero si;

quello che la gente comune non risparmia più qualche milione di lire in dieci anni e la gente “non comune” riceve buonuscite di qualche milione di euro per un anno di lavoro;

quello che per “fare immagine” si mandano le nostre navi da guerra a fare le fiere internazionali;

quello che le banche strozzano tutti tranne se stesse;

quello che le banche , fine anni settanta. Crisi economiva, stretta creditizia e valutaria ferocissima. Costo del denaro al 18% nominale, costo effettivo annuo 25-30%. Mai l’economia così male. Mai i bilanci delle banche così buoni;

quello che io dico meno tasse per tutti che la crisi non c’è e molti mi votano;

quello che io dico tutti a casa e molti mi votano;

quello che voglio la grande coalizione ma se non si fa come dico io, io non gioco più;

quello che io cerco di fare il mio dovere ma mi votano un po’ di meno;

quello che questo è l’unico governo possibile (al momento, e qui concordo, n.d.r.);

quello che l’unico governo possibile potrebbe mettere ognuno un po’ più di di fronte alle sue responsabilità;

Etc., etc…..

Ma io …, io … cosa dico? Io dico che basterebbe che lo volessimo … ce la potremmo fare … non ci manca nulla (tranne la consapevolezza, il senso morale e gli Stati Uniti d’Europa): risorse d’ogni tipo, e cioè arte, natura, cultura, storia, medie piccole imprese, creatività, cucina, sole, cielo, mare,  monti … monti? Si, avete ragione, mi correggo:  “montagne” … così va meglio … ok?