POST 1105 – RIFLESSIONI SU … NOI ITALIANI !

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Novembre, 2013 @ 9:09 am

Detto altrimenti: quo vadis, Italia?

L’Italia non è una SpA, ma la “struttura logica del ragionamento della mente umana” è una ed una sola. O almeno, tale dovrebbe essere. Ed invece mi chiedo come mai la stessa “logica” talvolta sia usata in modo diverso, a secondo dei casi … Mi spiego. Nominato dirigente all’età di trent’anni (mi nominarono in un CDA e a fianco mi trovai seduto “tale” Cuccia! Pensai: se costui si volta e mi guarda, io … incenerisco!). Ho vissuto una vita all’interno delle SpA e delle holding, grandi e piccole, italiane ed estere, pubbliche, private e miste. Orbene, in tutti gli ambienti, da sempre, immancabilmente, i miei “capi” (nelle SpA, tutti, sempre, abbiamo un “capo” cui riferire, sia esso il Presidente della Spa, o quando il Presidente siete voi, i suoi Azionisti) hanno (giustamente, n.d.r.) sempre preteso da me “risultati concreti” e “piani pluriennali”. Aber schnell auch, e presto, anche. E sino a qui, niente di strano.

Lo “strano” è che tale richiesta, quando lavoravo in SpA pubbliche, mi sia arrivata anche dai “capi politici”. Ma … dove sta l’anomalia? Mi spiego. I “miei” politici, nella loro azione politica quotidiana parevano prescindere da “loro” risultati concreti e soprattutto anche da una “loro” visione di medio lungo termine. Da me invece volevano sia risultati concreti che una prospettiva di medio lungo termine, anche se loro non mi fornivano le indispensabili indicazioni sulla loro strategia politica di governo della materia, l’unica sulla quale a mia volta io avrei potuto redigere piani pluriennali. Loro … visione pluriennale? Quando mai!? Pensate … che uno di essi è arrivato ad indispettirsi perché io – udite udite! – avevo l’ardire di verbalizzare e dargli copia del verbale delle nostre riunioni! Alcide Degasperi diceva: “Il politico pensa alle prossime elezioni, lo statista alle prossime generazioni”.

Tempo utilizzato male è tempo sprecato, soprattutto se sottratto alle questioni più rilevanti. Un esempio: in questi giorni il parlamento è impegnato nel “tempo Cancellieri” anziché nel “tempo per valutare le priorità del paese”.

TAV. Mi sarei aspettato una aggiornata relazione tecnica che testimoni la persistente attualità del progetto. O forse lo studio è stato fatto e mi è sfuggito? Grazie se qualche mio lettore mi può aggiornare. Lo stesso dicasi per i cacciabombardieri F 35.

La ripresa? Mi sono già espresso: se dal livello 100 siamo precipitati al livello 20, la ripresa vera ci sarà solo quando avremo nuovamente raggiunto quota 100. Prima di quel momento infatti io parlerei non di “crescita” ma di “diverso andamento della crisi”. Infatti, in questo intervallo da 20 a 100, troppi sono i cadaveri che ancora continuano a galleggiare nel mare della nostra economia e del sociale.

La crescita. Obbligatoriamente all’interno di questo modello di sviluppo? Ma questo modello … è proprio l’unico al mondo? Un esame fra i vari modelli … lo vogliamo fare, una buona volta?

La politica “da ragioniere” deve lasciare il posto alla politica degli Stati Uniti d’Europa. Infatti, non ci dimentichiamo che la Cina è vicina, troppo. Guardate un po’ dove è stato fabbricato il vostro computer, il vostro telefonino, il vostro berretto da sole, etc..