POST 1116 – BICI UISP TRENTO: MUSICA IN BICICLETTA … A RONCEGNO!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Novembre, 2013 @ 8:30 pm

Detto altrimenti: BICI UISP Trento, pomeriggio musicale di fine stagione con buffet all’ Hotel Villa Rosa di Roncegno, antica villa ottocentesca, Via S. Giuseppe, 19  (le foto sono del socio Edoardo.)

“Biciuispino” in azione!

BICI UISP TRENTO, UNIONE ITALIANA SPORT PERTUTTI (sì, “pertutti”) TRENTO – Alla fine del primo triennio dalla sua fondazione, trascorso sotto la guida della presidente co-fondatrice Monika Giacomozzi … e  introdotti oggi dal saluto del Presidente pro tempore Giuliano Antonelli e dalle relazioni del Consigliere Guglielmo Duman e della stessa Monika, abbiamo festeggiato anche la fine dell’anno a pedali. Sui 106 soci iscritti eravamo oltre sessanta presenti alle 15,30 odierne all’ Hotel Villa Rosa di Roncegno, per il pomeriggio musicale ed eno-gastronomico. Un ottimo successo di presenze!

Sono state ricordate le nostre numerose pedalate lungo le vecchie ferrovie dismesse, fra le quali spiccano le plurigiornaliere  “Dolomitica” di Cortina d’Ampezzo e la “Pontebbana”.

Cristina ci illustra i brani che eseguirà

La prima sensazione che si prova nel momento in cui ci si incontra fra di noi è di grande amicizia, sentimento fatto innanzi tutto di reciproca accettazione e di ascolto l’uno dell’altro. Io sono associato solo da due anni e nelle numerose occasioni bici-culturali alle quali ho preso parte ho sempre riscontrato un cameratismo raro “al dì d’ancoi”. Occasioni amicali e bici-culturali, già, perchè noi pedaliamo con attenzione a ciò che di bello e di interessante incontriamo nel nostro cammino: ai musei, alle opere d’arte, alle città storiche, etc.. Non sono, le nostre, pedalate a testa bassa, ma con lo sguardo verso i tesori culturali e artistici di cui è ricca l’Italia ed anche i Paesi esteri limitrofi che visitiamo “ a pedali”.

Il favoloso “Duo C & G”

Oggi dobbiamo dire grazie all’ottimo Guglielmo, che, coadiuvato dai colleghi del Direttivo Claudio Nardelli e Luisella Turri,  ha curato tutta l’organizzazione: ha ottenuto la amichevole disponibilità artistica delle due socie, la pianista Cristina Endrizzi, professoressa di pianoforte e Presidente dell’Accademia delle Muse e il soprano Giacinta Dapreda, nipote del grande concertista Igino Dapreda e maestra del coro S. Isidoro; ha trovato un ottimo ed accogliente “Hotel con pianoforte e ricco buffet”,  Villa Rosa di Roncegno, etc.. Ma … e il concerto? Eccolo! Cristina ha illusttrato ed eseguito i seguenti brani:

G.F. Handel – “La Follia, Tema con variazioni” (ricordate la colonna sonora del film Barry Lindon?). Quindi un brano del primo romantico, tale L. van Beethoven: “Per Elisa”, e chi non lo conosce? Non poteva mancare F. Chopin, con il suo Preludio Op. 8 “La goccia”, Chopin i cui “preludi sono di per sé opere compiute che esprimono l’ “amore romantico” per tutto e per tutti: la
donna amata, la natura. A vivacizzare la platea, la famosa Czardas (danza ungherese) di V. Monti (e siamo nel tardo ‘800) quando i musicisti erano alla ricerca di tempi popolari da sviluppare in chiave classica. Nella Czardas l’innamorato corteggia talora impetuosamente, talora con dolcezza l’amata.

Veduta aerea di una pianista

A questo punto è entrata in scena “The Voice”, ovvero il soprano Giacinta Dapreda, che ha eseguito “O mio dolce amore” di C. W. Gluck e “Se tu m’ami” di G. Pergolesi. A seguire, “Reginella” di Lama; “Dicitencello vuie” di Falvo. Bis reclamato a gran voce, “Non t’amo più” di Francesco Tosti. Che dire di Giacinta? Nell’ascoltarla … la pelle d’oca! Naturalezza espressiva, timbro dolcissimo, garbo vocale e nella gestualità, piena immedesimazione nel personaggio … Giacinta si è meritata una standing ovation! C’è stato chi (il sottoscritto, lo confesso!) per nascondere la propria commozione ha finto un colpo di tosse!

Ma non solo Cristina e Giacinta, ma il “Duo Cristina e Giacinta”: un perfetto affiatamento … e dire che hanno provato pochissimo. Al riguardo, Cristina mi ha detto di avere da subito riscontrato con Giacinta un “affiatamento istintivo”. Il pianoforte, bene accordato, molto sonoro, forse da stemperare un po’ nei toni bassi. Ottima l’acustica della sala.

Cristina ha proseguito con un potpourri in onore di Giuseppe Verdi, nel secondo centenario  della nascita, seguito da un reclamato bis: la dolcissima struggente “Memory”.

In conclusione, tutti insieme abbiamo cantato l’inno di Bici Uisp (parole mie e di Cristina; musica di … “Me compare Giacometo”): Cristina al Pianoforte, io al fischietto, Guglielmo al tamburo!

Gugliemo Duman: la relazione dell’anno trascorso (e il buffet sta a guardare …)
Ma non di soli pedali e musica vivono la donna e l’uomo: pertanto, rifocillati nello spirito, siamo passati ad occuparci del corpo e cioè alla “fase eno-gastronomica” … ovvero all’ottimo e abbondante buffet preparato dall’Hotel Villa Rosa, comodamente seduti ai grandi tavoli ovali, fra i quali era agevole muoversi “da tavolo a tavolo” in “visite di cortesia”, per condividere con tutti, e non solo con i compagni di tavolo, la simpatia della riunione. Insomma, un successone! C’è solo da augurarsi che nulla venga mai a turbare questo equilibrio …

E per finire, GRAZIE, MONIKA, per come hai gestito il tuo triennio di Presidenza!

 

“Alle 19,00, null’altro essendovi da discutere e deliberare, la seduta è tolta e … tornammo a casa stanchi ma contenti del bel pomeriggio trascorso”.