BERLUSCONISMO, GRILLISMO, RENZISMO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Dicembre, 2013 @ 8:43 am

Detto altrimenti: analizziamo e riflettiamo (post 1184)

Dice … ma che? Li metti sullo stesso piano? No, non come intendete voi … metto sul tavolo tre “cose diverse” e cerco di esaminarle. Tutto qui.

BERLUSCONISMO

Dal punto di vista
• soggettivo: gli altri sono liberi di pensarla come me;
• oggettivo: fare soldi, non pagare le tasse, tutto va ben madama la marchesa;
• politico: partito persona. Gli altri partiti esistono ma non valgono, il mio è  l’ “unico migliore”.

GRILLISMO

Dal punto di vista
• soggettivo: gli altri sono liberi di pensarla come me;
• oggettivo: “villaggio” Italia, fuori dall’Europa e dell’Euro;
• politico: partito persona. Gli altri partiti non devono esistere.

RENZISMO

Dal punto di vista
• soggettivo: io sono il cittadino “calco” per tutti gli altri cittadini;
• oggettivo: fatemici provare … ;
• politico: gli altri sono i loro “partiti”, io appartengo ad un gruppo di cittadini.

Avevo già sottolineato come in Italia esista un problema antropologico (antropologia sociale), e cioè che il cittadino consideri lo Stato come tutto ciò che è al di fuori del suo privato, dal che discende la scarsa reazione popolare ai furti del denaro pubblico (“Mica è mio!). Oggi ritorno sull’antropologia, questa volta politica.

Matteo Renzi (per intenderci, io l’ho votato) rifugge dai “luoghi della politica” del tipo auto blu e scorte. Passeggia per Roma da solo, usa il treno e a Firenze la bicicletta. Con il che ci comunica: “Io non sono uno di loro (dei politici) , ma uno di “noi” ove il “noi” siamo noi cittadini.

Taluno ha in una qualche misura avvicinato – solo sul piano antropologico – questo modo di essere al berlusconismo, in quanto entrambe questi modi di interpretarsi sono basati sull’auto interpretazione della persona sulla quale si fonda la propria comunicazione ed il proprio successo, prima che sui contenuti delle sue proposte. Io mi permetto di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori una sottolineatura: se una persona si autointerpreta bene, nel senso partendo da questa base mostra condivisione verso i problemi altrui e ricerca il Bene Comune, a me sta bene, anzi … benissimo!

Altri affermano: Renzi butta a mare un passato glorioso. No, a mio sommesso avviso si tratta di un salutare avvicendamento, ancor più necessario perchè addirittura “generazionale”. In ogni ambito infatti, in ogni ambiente, in ogni realtà, dalla Multinazionale alle quattro mura di casa nostra, se manca l’avvicendamento ci si abitua ad accettare storture che ormai guardiamo senza vedere: un mobile sbocconcellato, un piatto rotto, le tende graffiate dal gatto, un tappeto sfilacciato …

Altri ancora: ha ricevuto troppi consensi … Al riguardo mi viene in mente quando in una fase della mia vita lavorativa fui rimproverato da un organismo di sorveglianza perché in una SpA ricoprivo contemporaneamente i ruoli di Presidente, Amministratore Delegato e Direttore: ma mica mi ci ero messo io, in quelle posizioni, bensì l’azionista per risparmiare emolumenti. Ma all’azionista l’organismo di sorveglianza non contestò nulla …. Evvabbè …