CARO RENZI TI SCRIVO….

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Dicembre, 2013 @ 1:51 pm

Detto altrimenti? Spero che tu legga questa mia lettera   (post 1193)

Caro Matteo, non sono iscritto al PD e ti ho votato …

… perchè in Austria e Svezia ci sono Ministri di 28 anni e tu a mio avviso hai l’età più che giusta, il giusto equilibrio fra la gioventù e la saggezza di un’esperienza concreta di governo. Papa Francesco ha appena ricordato che due importanti doti di chi governa sono audacia (della tua parte giovane) e prudenza (della tua parte d’esperienza);

perché fra i tre leader esterni al Parlamento, sei l’unico che non insulta, che non fomenta ribellioni di piazza o rivolte fiscali;

perché vai in bicicletta;

perché sei Toscano, anzi, Fiorentino … anche se il mi’ babbo era di Montalcino e noi Senesi a dire il vero a MonteriggionI e si fesce un rigo in terra;

perchè l’ultima partita che vidi allo stadio (1956) fu Genoa-Fiorentina, quando perdeste 1 a 3 ma vinceste il campionato;

perché sai raccogliere voti attorno a te, quanti ne servono per arginare gli tzunami di una comunicazione in malafede, scatenata su TV, piazze e strade.

Ed allora, da votante sia pure non iscritto ti sottopongo un’idea sul debito pubblico: perché non riflettere sulla possibilità di emettere serie di titoli irredimibili (sui quali lo Stato paga solo interessi e non è tenuto a restituire il capitale a scadenza)? Negli anni trenta ne furono emesse due serie e andarono a ruba. Questi titoli del debito pubblico potrebbero essere emessi a tassi leggermente superiori ai soliti. La differenza fra i mancati rimborsi del capitale e i maggiori esborsi per interessi sarebbe di gran lunga a favore della finanza statale. In parallelo poi i potrebbe pensare anche ad un rescheduling delle scadenze degli attuali titoli quanto al rimborso del capitale, magari unendo questa alternativa alla possibilità di sottoscrivere i citati irredimibili. E comunque chi vorrà riavere il suo capitale, lo andrà a vendere in borsa.

Non ti pare che la velocità dell’attuale risanamento sia troppo inferiore alla elocità della crescita della disperazione dei cittadini senza speranza e del loro numero?

Matteo … a quelli che si insospettiscono perché parli ed ascolti tutti (tutti), se mi permetti, rispondo io. Anni fa fui nominato Presidente di un gruppo di Società che avevano rilevanti perdite annuali. La prima cosa che feci fu di incontrare per mesi tutti i concorrenti, i potenziali acquirenti, i clienti, i fornitori, i critici, i difensori di quel gruppo. Tutti. Alla fine il più forte risultai io che conoscevo il pensiero di tutti, mente ciascuno di quei “tutti” conosceva solo il proprio. E riuscii a vendere quel gruppo di società a condizioni assai favorevoli per tutti, per chi vendeva e per chi acquistava.

Buon lavoro, Matteo!