BERLUSCONI, LA LEGA, MONTI, LETTA, RENZI, GRILLO e …. un po’ di Montepaschi! (post 1248)

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Dicembre, 2013 @ 3:26 pm

Detto altrimenti: provo a sottoporvi qualche ragionamento … (post 1248)

Chi aveva le maggioranze necessarie NON ha fatto le riforme che avrebbero preparato il Paese ad affrontare la crisi internazionale (anzi … “La crisi non c’è!”).

Un partito che gridava contro Roma Ladrona, ora deve preoccuparsi dei propri ladroni.

Ieri Monti, oggi Letta, domani chi altro (Renzi?) sono stati, sono e saranno eredi (e  in  parte vittime) di quella situazione.

Letta sta operando a piccoli passi, gli unici che gli sono consentiti da. 1) sedimentazioni (ovvero, da privilegi di caste); 2) cattive abitudini (decreti e leggi omnibus, ma pare che ci stia pensando il mio Presidente Napolitano); 3) condizionamenti politici (della sua strana maggioranza, e qui ci vuole una nuova legge elettorale).

Letta sta operando meglio di Monti. Renzi forse potrà operare meglio di Letta, se no altro perché piano piano si sta uscendo sempre di più dal pantano. Dice … ma dimentichi Grillo! Dico: ne riparlerò quando smetterà di volere l’uscita dall’Euro e di insultare il mio Presidente Napolitano.

Quanto al n. 1)  e cioè quanto al problema dei privilegi di casta ed al ristabilimento necessario di una maggiore giustizia sociale e redistribuzione della ricchezza, mi permetto di suggerirne il censimento attraverso  l’attivazione di un cervellone elettronico tipo quello usato dalla Agenzia delle Entrate, per censire tutte le super retribuzioni, i super cumuli, le super pensioni, i super benefit etc.. Dice … ma anche eliminando tutti i privilegi di casta non si risolve la situazione. Eh, no, caro mio, dico io, e mi spiego. FUNZIONALMENTE, alle persone in posizioni di potere (e di connessa responsabilità!!)  devi stabilire retribuzioni interessanti, stimolanti ma “umane”, non “marziane extraterrestri” comunque sia. Cioè, devi far sì che esse avvertano la motivazione a migliorare la loro già pur buona condizione. Infatti solo in questo caso esse sono stimolate a fare meglio. In caso contrario, se tu dai una buonuscita di 40 milioni di euro ad un Presidente di banca che si fa bocciare la sua proposta di aumento di capitale, costui desidera solo mantenere lo status (retributivo) quo ante. E poi, MORALMENTE, con la tua argomentazione, non puoi pretendere che si mantengano privilegi inauditi in capo ad alcuni, mentre la massa dei cittadini soffre. Infine, FINANZIARIAMENTE, rileggete il mio post n. 1216 del 20.12.2013 sul passaggio dall’Euro all’Eso, cioè all’unità pari a €10.000 …

Monte dei Paschi, Mons Pascorum, Monte dei Pascoli … pascoli, pascoli fioriti, profumati, profumo di … soldi!

Funzionalmente Montepaschi. Profumo ha visto bocciato dall’Assemblea degli Azionisti la sua proposta di aumento di capitale, “forte” del fatto che in assenza della ricapitalizzazione, aumenta di molto il costo del finanziamento statale in corso; che più il tempo passa, più costa ricapitalizzarsi sul mercato a causa della concorrenza delle altre banche, spinte a ciò dall’UE; che se MPS non restituisce il prestito allo Stato, viene statalizzata. Tuttavia il suo principale Azionista – la Fondazione Montepaschi – si è opposto in quanto avrebbe perso il controllo della banca. Ora, io stesso sono stato diverse volte Presidente e/o AD di SpA e prima di proporre un aumento di capitale ho verificato la disponibilità dell’azionista di maggioranza relativa. Altrimenti la mia sarebbe stata solo una provocazione per provocare (scusate la ripetizione) il mio allontanamento dalla Spa. E, nel caso di Profumo, allontanamento con la corresponsione a suo favore di un’altra buonuscita milionaria, dopo quella incassata da Unicredit da dove è uscito anche per aver comperato una banca estera kazaka per 2,5 miliardi (miliardi) di dollari USA ed averla rivenduta un anno dopo a – 200 milioni (“meno” duecento milioni), con una pertdita di 2,7 miliardi.

Ecco, vedete a che giochi e a quali conseguenze possono condurre le corresponsioni di buonuscite plurimilionarie? In un “sistema normale” il Presidente di una banca, verificata l’indisponibilità dell’Azionista di maggioranza relativa ad approvare le sue proposte, si sarebbe dimesso. In tal caso, però, probabilmente non avrebbe avuto titolo ad incassare liquidazioni particolari: né piccole, né medie, né gigantesche. A PENSAR MALE …

“Profumo di donna” … è stato un gran bel film. Ora se ne potrebbe fare un altro: “Profumo di soldi” …