CHIAMAMI NAPOLEONE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Dicembre, 2013 @ 9:13 am

Detto altrimenti: una recentissima canzone di Bersani … no, cosa avete capito? Di Samuele Bersani! (post 1249)

Attenzione: “Chiamami Napoleone” non nel senso che “tu ti devi rivolgere a me come se io fossi Napoleone”, ma nell’altro significato: “Vedi un po’ se riesci a trovare Napoleone, chiamalo, digli che venga un po’ qui da me che gli devo parlare, gli devo chiedere alcune cose …”

Nonostante la foto, il vostro blogger Riccardo non si è montato la testa, state tranquilli, né è pronto per un ricovero alla neurodeliri … solo che scorrendo le foto dell’anno … mi sono detto: ecco, questa qui è abbastanza spiritosa, adatta per un saluto “leggero” alle mie lettrici ed ai miei lettori. E siccome quasi sempre pubblico più di un post al giorno, e l’ultimo sarà il prossimo, quello serio, quello del “mio” discorso di fine d’anno …. mi sono detto: dai, comincia a scrivere, tanto i concetti li hai chiari in testa e il grande Cicerone ci ha insegnato “Rem tene, verba sequentur” cioè, “abbi chiaro il concetto, le parole ti verranno spontaneamente”.

Cosa dite? Un “mio” discorso di fine d’anno? Sono presuntuoso? No, amici, no. Lo sarei se a fine d’anno l’unico discorso fosse quello del mio e vostro Presidente, cioè del GN – Galantuomo Napolitano. Ma siccome ce ne sarà anche un altro, quello del Grillo Parlante, allora nella scala dei valori c’è tranquillamente ampio spazio per chiunque altro, che comunque non avrà certo la pretesa di competere con il primo mentre sicuramente non sfigurerà per nulla di fronte al secondo.

Amiche, amici, sapete … ogni mattina non mi perdo l’ascolto di “Prima Pagina” a Radio 3 – Molte anche oggi le notizie. Io mi soffermo su una sola di esse: l’anno in chiusura registra un forte incremento dei valori di borsa (cioè un aumento del valore delle società quotate in borsa), una forte riduzione dello spread, MA un forte aumento della povertà e della disoccupazione … ma, ecco, scusate l’interruzione … di questo argomento vi parlerò nel discorso ufficiale. Nel frattempo è arrivato Napoleone.

Napoleone: “Ciao Riccardo, mi hai fatto chiamare? Sai, non ce ne sarebbe stato bisogno di chiamarmi, perché appena ho visto la tua foto a fianco del mio arco di trionfo … mi sono detto che avrei dovuto venire di mia iniziativa per darti una regolata …

Io: Ma no, Napoleone, dai … si è trattato di uno scherzo …

Napoleone: vabbè, perdonato. Ora dimmi, perché volevi parlarmi?

Io: Ecco, Napoleone, ricordi quando un tuo corazziere ebbe a dirti: “Maestà, io sono più grande di voi” e tu rispondesti “No, tu sei solo più alto”?

Napoleone: Certo che me ne ricordo …

Io: Ecco, vedi … l’Italia si dibatte in un gravoso problema. Abbiamo avuto un capo politico di bassa statura (che però per apparite più alto si era scelto un ministro ancora più piccolo di lui), il quale si credeva grande benchè non avesse preparato il nostro Paese ad affrontare una crisi preannunciata da mille segnali. Ma per di più, nel frattempo, costui ha diffuso una malattia, la “berlusconite”, una  “non cultura”, quella dell’elogio della violazione delle leggi; del “bravo che ci è riuscito ad evadere le tasse”; dell’arricchimento comunque, del sesso abbondante e vario come premio per il maschio vincitore; della politica dell’insulto; della costruzione di un secondo (virtuale) muro di Berlino (“attenti ai comunisti!”); del ghe pensi mi; del panem et circenses; del tette, culi e barzellette; etc.. cultura che ora sta dilagando – perniciosa metastasi – pervadendo di se’ nuovi ambiti oltre quelli originariamente infettati, virando in altre forme degenerative, la più grave delle quali è la “grillite”

Napoleone: Già … capisco, ma qual è il mio intervento richiesto?

Io: Ecco, Napoleone, non te la prendere sai, ma volevo sapere da te quali sono i prezzi delle ville con piscina nell’isola di S. Elena … e poi qual è il regime fiscale e valutario dell’isola  perché vorrei proporre al quel capo di eleggervi domicilio per trascorrevi gli arresti domiciliari ai quali è stato condannato.

Napoleone: Ma di cosa stai parlando? Io conosco bene quella condanna ma quel tizio continua a imperversare come se niente fosse. Dimmi un po’: quando verrà data esecuzione alla sentenza?

Io: E chi lo può sapere? Tu. comunque, vedi se mi sai dare quelle risposte …

Napoleone: Va bene. Nel frattempo però soddisfa una mia curiosità. In questi giorni sono tornato in Italia, in Toscana … sai, volevo fare un salto all’Elba, puoi capire … quell’isola mi è rimasta nel cuore. Orbene, in autostrada, durante una sosta all’Auto GRILL, mi sono detto: “Ma che? Il proprietario degli Auto GRILL si è messo in politica?”

Io: No, Napoleone, quello Grillo è altra cosa … faceva il comico …

Napoleone: E dal settore comico è passato al tragico? Vacci a capire, questi Italiani … Ma allora, dimmi un po’ com’è che parlano di bipolarismo se ora i poli sono tre?

Io: il fatto è che due capi politici arrivano entrambi dal mondo dello spettacolo. Uno cantava sulle navi, l’altro faceva il comico. Pare che – almeno idealmente – si riuniscano in un’unico polo … che potrebbe chiamarsi “repubblicano”. L’altro polo è quello dei democratici. Come in USA.

Napoleone: Ho capito … d’altra parte anche quel tale Reagan … Vabbè Riccardo, ciao, ora devo andare. Quanto alle tue domande, ti saprò dire presto. Ciao, salutami Maria Teresa … no, non quella d’Austria, cosa hai capito? Tua moglie, tua moglie … mona che non sei altro!