OGGI HO COMPERATO IL GIORNALE – 1

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Gennaio, 2014 @ 4:55 pm

Detto altrimenti: il Corriere della Sera, l’Adige, Repubblica ed anche, per la prima volta, il Giornale. (post 1265)

(“Detto altrimenti” si riferisce al mio modo di esporre e commentare i fatti in modo diverso, di dire altrimenti le cose … non sono io ad essere “detto altrimenti”, come potrebbe essere se avessi voluto che la frase fosse interpretata così: “Riccardo, detto altrimenti Ric”).

Il Giornale. In prima pagina un articolone di Nicola Porro. Chissà se è nipote del mio professore del ginnasio, Luigi Porro, al Ginnasio statale A, Doria di Genova, anni ‘60. Proverò a scrivergli (questo è uno dei motivi che mi ha indotto ad acquistare una copia del Giornale, di “quel” giornale).

Poi … Saccomanni. Porro lo critica: ad un Saccomanni che afferma che la ripresa iniziata e che nel 2014 le tasse scenderanno, Porro chiede: “Ministro, quando ha pagato l’ultimo bollettino della Tares? Ha mai provato ad usare i bus pubblici? Quando ha chiamato per l’ultima volta il centralino dell’INPS? Quando ha fatto una prenotazione del treno o dell’aereo? Qual è la rendita catastale del suo appartamento o almeno sa come riuscire a procurarsela? Come sta messo con l’Ape? Non sa cos’è? Ma ne avete parlato in ben sei leggi sulla casa …Ha mai provato a fare una fattura da solo? Lo sa che le partite IVA non iscritte ad alcun albo pagano ritenute vicino al 30% e che se non raggiungono un fatturato di €1.300 al mese rischiano di non avere diritto alla pensione?”

Dice … ma tu, blogger … stai col giaguaro, quello che il buon Bersani (sta migliorando: auguri, Pierluigi!) voleva smacchiare? No, tutt’altro, ve lo assicuro, tutt’altro (basta che leggiate i miei post …) solo che io sono un libero pensatore, figlio di un “toscanaccio” di quelli “maledetti” di Curzio Malaparte … e quindi e sciò una linguaccia … Ed ecco che a allora per fare capire le mie lettrici ed ai miei lettori perchè riporto la critica di Porro a Saccomanni, vi racconto una storiella:

In un grande ospedale, c’erano due bravi cardiologi. Uno aveva fatto tutta la carriera nei reparti, anzi, ne aveva creati addirittura di nuovi, partendo da zero. L’altro era stato dall’inizio un ottimo ricercatore ed aveva passato tutta la sua vita in laboratorio. Un giorno quel grande ospedale ebbe bisogno di nominare il nuovo primario del reparto di cardiologia. Scelse il cardiologo che … non aveva alcuna esperienza di reparto, di gestione di personale, di rapporti con i malati.

Ecco cosa mi viene in mente quando vedo il pur ottimo Saccomanni …