FIGLIO DI UNA PROFESSORESSA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Gennaio, 2014 @ 8:09 am

Detto altrimenti: Saccomanni, no! (post 1270)

(Nel post precedente ricordavo mio babbo. Ora ricordo mia mamma)

Insegnante, rendimi i tuoi scatti!

Lo stesso governo, agli insegnanti, stipendio medio €1.600 al mese, blocca gli scatti di aumento di stipendio che era già fermo da tre anni. Successivamente, nel 2013, sblocca il meccanismo. Successivamente, nel 2014 si accorge delle (proprie) incongruenze e chiede la restituzione di quanto percepito a seguito dello sblocco, in “comode rate di €150 euro al mese”. Ma via … siamo seri … anzi … “siate” seri … anzi, “loro” siano seri!

.

.

Mia mamma era insegnante. Mia moglie è insegnante in pensione. A suo tempo furono fortunate: infatti ricevettero sempre lo stipendio che non fu “tirato a sorte” fra gli aventi diritto … perchè “non ce ne è per tutti” …

Mamma, anni ’30, ancora nubile, insegnante a Bolzano, una domenica all’Alpe di Siusi

Ricordo le loro nottate a correggere i compiti; le ore di straordinario pagate e non pagate per i corsi di recupero, per il “tempo libero”, per le gite scolastiche, per i consigli di classe e di istituto, per le riunioni di verifica, per gli esami in sede e fuori sede, per il ricevimento dei genitori, per la preparazione dei programmi e delle relazioni; lo stress di quattro ore di lezione di fila, quattro ore senza un attimo di relax, di fronte a trenta alunni che richiedono di essere “guardati, istruiti e interrogati a vista”; l’impegno per educare i ragazzi della banlieu sud di Torino, nella quale il figlio dell’operario Fiat era considerato un ricco, uno snob;  etc..

60 anni fa. Io ne avevo 10. Un giorno mia mamma si preoccupava perché temeva che alcune sue alunne sarebbero state bocciate all’esame di terza media. Le dissi: “Di che ti preoccupi? Tu hai fatto il tuo dovere”. Mi rispose: “Non basta: quello che conta è il risultato”. Ecco, lei che nulla sapeva di management, aveva messo a fuoco il “dovere dei risultati” (efficacia) come ben superiore al “dovere di fare il proprio dovere” (efficienza).

E i funzionari ministeriali, la “burocrazia imperiale”, i “ministri da laboratorio” (post di ieri, ore 16,55) a quali risultati stanno pervenendo? Sbagliano il  calcolo del numero degli esodati? Si contraddicono con gli stipendi degli insegnanti? Insomma, si può sapere chi ha sbagliato a fare il proprio lavoro? Si può sapere se viene sanzionato?

E poi, non mi sembra proprio il caso di infierire sui più deboli … mentre si fanno sconti fiscali di miliardi ai più forti (campioni di motociclismo; gestori delle slot machine; esportatori clandestini di capitali; etc.).;  mentre si afferma che alcune “categorie-casta” (ad es. Corte Costituzionale) si possono aumentare i propri budget di spesa perché “hanno una gestione autonoma”; mentre un altro Ministero (diverso da quello della Istruzione) riceve (dicembre 2012) uno stanziamento di 20 miliardi all’anno per dieci anni per … acquistare i cacciabombardieri F 35!

Come concludo? In latino: “Non possumus!”… Non possiamo agire così …