INVASIONE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI TRENTO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Marzo, 2014 @ 6:43 am

Detto altrimenti: diritto e morale, oggi troppo distanti fra di loro (post 1440)

Un gruppetto di persone, non ostacolato dai commessi, ha interrotto i lavori del Consiglio Provinciale della Provincia Autonoma di Trento, in segno di protesta contro i super emolumenti della politica. Il fatto è contra legem, contro lo jus, cioè “ingiusta” e rappresenta una violazione della legge. L’erogazione degli emolumenti contestati invece è “secundum jus”, secondo la legge, legale, cioè “giusta”.

A Bolzano analoga protesta, questa però in piazza, scatenata dal fatto che un parlamentare locale ha inserito far i propri rimborsi spese l’acquisto di un vibratore! Vibratore … ovvero la goccia che fa traboccare il vaso …

La discriminazione degli Ebrei secondo le leggi razziste (razziali) fu “giusta”, cioè secundum jus, cioè legale. Mi direte: “Il paragone è un po’ forte, fuori luogo …” No amici, così almeno ci capiamo.

Ora, è pur vero che una cosa è la morale ed altra il diritto (sic, il filosofo austrico del diritto Hans Kelsen), ma la prima deve permeare di sé il secondo. Un famoso sindaco di Firenze, Giorgio La Pira, stava assegnando le case popolari secondo equità. I suoi gli fecero notare che la legge prevedeva criteri di assegnazione diversi. Rispose. “Io assegno le case, voi andate a modificare la legge”.

Ciò che distingue la nostra razza (quella unica, quella umana) dalle altre (quelle animali) non è tanto la “ragione” quanto la “morale”.

De jure còndito, secondo al legge vigente; de jure condendo, secondo la legge che dovrebbe e deve essere emanata …

Est modus in rebus: sunt certi denique fines, quos ultra citraque nequit consistere rectum”, Orazio (poeta latino, 65-8 a.C.). C’è una misura nelle cose, un limite oltre il quale non può più esistere l’accettabile, il giusto, il corretto …

Erodoto, storico greco di “qualche” anno fa, nelle sue Storie fu il primo a ricercare la causa e gli effetti di ogni evento. La causa della protesta? L’abuso di potere, il senso di onnipotenza, di impunità, l’immoralità di un sistema … L’effetto della protesta? La punizione dei colpevoli (che comunque esistono!) e la revisione della legge.

Da Roma giunge notizia che saranno vendite all’asta moltissime “auto blu” e che saranno rivisti al basso i super stipendi dei manager pubblici. Mi auguro che tale revisione riguardi anche i super burocrati e – in ogni caso – anche i super cumuli.

La Terra e Marte. I Terrestri ed i Marziali. I Terrestri che faticano ad arrivare a … metà mese; i Marziani che si acquistano un vibratore con i denari pubblici. I Terrestri che anelano ad un anche minimo aumento di stipendio; i Marziani che affermano “Che volete che siano poche decine di euro in più nella busta paga del lavoratore” (firmato: tale Squinzi). I Terrestri che vanno in pensione a 67 anni; i Marziani che ci vanno a 50. I terrestri che non hanno né lavoro né pensione; i Marziani che ne hanno a cumuli. I Terrestri che non hanno futuro; i Marziani che hanno per sé e per le loro prossime generazioni.

Ma … tutto ciò … quo usque tandem? Fino a quando? La politica moralizzi se stessa, altrimenti sarà travolta dall’antipolitica. La Rivoluzione non è la causa dell’abbattimento dei sistemi politici, ma la conseguenza dell’auto distruzione dei sistemi politici. Historia docet … ce lo insegna la Storia e ce lo ricorda Paolo Mieli nel suo recente, interessante libro “I conti con la Storia – Per capire il nostro tempo” (Rizzoli).