LIQUIDAZIONI D’ORO AI POLITICI del Trentino Alto Adige Sud Tirolo

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Aprile, 2014 @ 8:58 am

Detto altrimenti. parliamone (post 1456)

I nostri politici si sonio autoliquidati buonuscite da capogiro. Dice … ma è solo l’attualizzazione di quanto avrei percepito, mese per mese, nel tempo. Ah … vabbè … allora,,, se le cose stanno così … a saverle le robe … E invece no, cari miei. Io mi domando 1) an debeatur; 2) quantum debeatur. Cosa? Non conoscete il latinorum? Traduco: 1) se quelle somme vi siano dovute, 2) quanto vi sia dovuto.

1) An debeatur. Mi e vi chiedo: ma è mai possibile che uno possa stabilirsi da solo il proprio emolumento?

2) Quantum debeatur. Attualizzazione dei flussi futuri. Spieghiamo per i non addetti ai lavori (finanziari). Io percepisco una rendita mensile, sino alla morte (per inciso: agli eredi una pensione di reversibilità al 100%? Anche in questo, non vi pare di esagerare, signori politici!?). Ora, se dico che accetto di abolire questo privilegio mensile (vitalizio) senza però nella sotanza abolirlo ma anzi aumentandolo, trasformo questa somma di erogazioni a mio favore (flusso finanziario) in un’unica erogazione anticipata, “attualizzando” il valore di quei flussi, il cui totale dovrebbe ovviamente essere minore della loro somma matematica, perché io incasso subito rate che invece avrei incassato negli anni, per molti anni, dopo molti anni. Ma come si fa a calcolare il valore della mega erogazione? Occorre stabilire per quanti anni io avrei incassato il mensile e definire il tasso al quale “scontare” cioè attualizzare le rate. Ora, basta stabilire che io sarei vissuto 100 anni e stabilire un tasso di attualizzazione molto basso che io mi faccio un ulteriore grande regalo. cioè incasso molto di più di quello che avrei incassato se avessi percepito le singole rate alla loro naturale scadenza mensile. E noi cittadini? Cornuti e bastonati …

Ma, dice il grande Durnwalder (Governatore emerito del Sud Titolo)… se ci sono “errori di calcolo” la colpa è dei tecnici, non dei politici. Maccome (maccome)?, dico anzi grido io, a chi la racconti? Ecchè (ecchè) … ci vuoi far credere che la durata annuale ed il tasso sono stati inventati dai tecnici a tua insaputa? Quando mai?! Eppoi (eppoi) così facendo ti cerchi di spostare il problema solo sul “quantum debeatur” mentre prima occorre risolvere l’ “an debeatur”. dai Durni, accà niusciuno è fesso … almeno, non insultare la nostra intelligenza … dai … per favore!

Eppoi (eppoi) Durni, ora la magistratura ordinaria sta indagando su queste erogazioni, mentre tu devi già occuparti della magistrature contabile (Corte dei Conti) che sta indagando su 1,5 milioni di euro che tu – negli anni – hai generosamente erogato ad libitum (vuol dire a tuo libero discernimento) per aiutare gente che aveva bisogno, senza una regola, un controllo, un criterio oggettivo, una ricevuta, spiegandoci che “si era sempre fatto così”, anzi, per dirla con Mozart, cioè che “così fan tutte” le persone che ti hanno preceduto in quella carica. Evvabbè (evvabbè) … se così fan tutti … a saverle le robe …

O muzos delòì (questo è greco antico: la favola insegna) … ecco, vedo Durni, il tuo comportamento (e quello di tutti gli altri politici, s’intende) mette a rischio la credibilità della nostra Autonomia, e quindi mette a rischio l’Autonomia stessa. Il che mi danneggia personalmente. Ora, vedi … il tuo collega Pericle (a capo di Atene per trenta- 30  anni filati) 2500 anni fa affermava.”Se una persona mette a rischio la città è bene che sia eliminata.  Infatti se si elimina lui, la città si salva; ma se cade la città, soccombono tutti i cittadini”.