L’INSENSIBILITÀ POLITICA E SOCIALE DI FRONTE AGLI “OMICIDI STRADALI”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Aprile, 2014 @ 6:47 am

Detto altrimenti: su questo terreno Olanda batte Italia 5 a zero (post 1468)

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Olanda del dopoguerra. Incremento elevatissimo della ricchezza e conseguentemente del traffico automobilistico. Centinaia di bambini vittime ogni anno di incidenti stradali. la popolazione scende in piazza. La legge viene cambiata. Si riducono strade e le aree di sosta. Si aumentano molto le piste ciclabili. La strage dei bambini cessa (Olanda? Ricerca e rileggi il mio post del 28 febbraio 2012 dal titolo  “Andiamo in bicicletta …”)

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Italia, Trentino, pochi giorni fa. Un ragazzino di 10 anni pedala sul marciapiede. Decide di scendere in strada, utilizzando lo spazio fra due autovetture posteggiate. Scende, si trova a tagliare improvvisamente la strada ad una autovettura che procede incolpevole. Viene travolto. E’ in fin di vita. Cosa succede? Si accerta che l’automobilista investitore non ha alcuna colpa. Fine.

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E invece no. Invece l’episodio dovrebbe far partire una vigorosa campagna di sensibilizzazione e di informazione, dovrebbe far nascere dei comitati cittadini per l’educazione stradale dei ragazzini (e degli automobilisti), dovrebbe rappresentare lo spunto per una analoga azione nelle scuole e nelle parrocchie, soprattutto lo spunto per una diversa politica della (educazione alla) mobilità.

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