IN ITALIA, LA GIUSTIZIA È DEMOCRATICA?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Aprile, 2014 @ 6:25 am

Detto altrimenti: c’è democrazia nella giustizia italiana? (post 1467)

RAI 3, ieri sera sabato 5 aprile 2014, “Che tempo che fa”. Fabio Fazio ospita Patrizia Moretti Aldrovandi, madre di Federico Aldrovandi, la quale nel libro inchiesta “Una sola stella nel firmamento” scritto con Francesca Avon, ricostruisce la storia di suo figlio, un ragazzo di 18 anni che, la sera del 24 settembre 2005, a Ferrara, esce di casa per non farvi più ritorno, morto a seguito di una violenta colluttazione con quattro (quattro!) agenti della Polizia di Stato. Dopo anni di processi, gli agenti vengono condannati per omicidio colposo (ma sono sempre in servizio) mentre esponenti della questura sono condannati per depistaggio delle indagini.

Ad una domanda del conduttore, l’intervistata afferma:

“No, non c’è democrazia nella giustizia italiana. Infatti quando il privato cittadino si trova di fronte una controparte pubblica la quale non ha problemi di mezzi finanziari, il singolo, per sperare di ottenere giustizia, deve poter disporre di ingenti somme di denaro, cosa che non è da tutti. In altri Stati (del nord Europa, n.d.r.), è lo stesso Stato che si fa carico di provvedere alla difesa del suo cittadino contro … i propri stessi organi.”

Quante volte ci è capitato di sentir dire: “Sai, ho ragione io, ne sono certo, ho le prove … ma, cosa vuoi che ti dica … a me conviene accettare questa piccola ingiustizia piuttosto che farmi carico di un ricorso, di un appello … con i tempi che ci vogliono … con quello che mi costerebbe per avvocati, marche da bollo …”. Quante volte noi stessi abbiamo convenuto con un “Ma sì, dai, va bene così … a te conviene … chi te lo fa fare … alla fine ti costerebbe di più … chiudila lì, vivrai più sereno … tutto sommato … è quello che conta”.

Ecco, questa non è democrazia, cioè non è demo–crazia, cioè non è “potere/forza del popolo”, potere/forza di ciascun cittadino”, perché ogni singolo cittadino, singola parte del popolo (Demos) – di fatto – non ha il “potere”, la “forza” (Kratos) di difendere e far valere le proprie ragioni di fronte al giudice (ordinario o amministrativo).

Guardiamo alla sostanza dei fatti, che poi è quella che conta ma che spesso è paludata, travisata dagli orpelli di una logica distorta.

Demo-crazia … e poi dicono che lo studio del greco antico non serve!

APPENDICE

Tre post fa contestavo che talune posizioni pubbliche siano molto remunerate in quanto si farebbe loro carico di una elevata responsabilità. Ora mi domando: di fronte ad un fatto quale quello di cui al presente post, quale è stata la “responsabilità” del Capo della Polizia (cioè: quali sono state le conseguenze in capo al Capo della Polizia), personaggio che percepisce uno stipendio elevatissimo, tre volte superiore a  quello del suo collega USA a capo dell’FBI?