LA FAVOLA DELLA REPUBBLICA ATENIESE DI PERICLE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Aprile, 2014 @ 5:59 pm

Detto altrimenti: una favola, appunto, un mito … (post 1475)

Un mito. La storia (“s” minuscola) insegnata nelle scuole ne ha bisogno. La Storia (”S” maiuscola) vera, no. Però, tutti noi ne abbiamo bisogno … di miti, di eroi, di simboli. Taluno si sceglie “miti – eroi – simboli veri, altri se li scelgono fasulli.

La grande massa della gente? L’arricchimento comunque; il calcio, tipo “la mia è una fede!

Altri, la politica (con la “p” minuscola), come quel politico – di cui al quotidiano l’Adige, lettere al Direttore, 11 aprile 2014 pag. 55) – per il quale fare politica non conviene se viene meno “l’interesse economico e il prestigio della funzione”. Traduco: lui fa politica solo per ottenere denaro e prestigio, non per servire la polis, la città/provincia/stato! Che mito! (Trattasi di clamoroso autogoal, n.d.r.)

Altri, la Politica (con la “P” maiuscola).

Alcuni … la Morale e il Bene Comune.

Io? La Storia, con la “S” maiuscola. E la Storia mi insegna che la repubblica ateniese di Pericle era una favola. Bella, bellissima a parole. Ma in pratica … in pratica una potenza coloniale, 250.000 sudditi; 30.000 solo i cittadini con diritto di voto; solo 5.000 partecipavano alle assemblee; solo 10 parlavano; solo uno, Pericle, decideva. Egli avrebbe dovuto render conto (dei conti) a fine mandato annuale. Detto, fatto: basta farsi rieleggere per 30 anni di fila e rimandare il rendiconti di anno in anno. E noi che ci lamentiamo dei nostri due ventenni!

Chiacchere, le mie? No raga … ci fu un tale, uno restato anonimo, conosciuto appunto come l’ “Anonimo Ateniese”, molto probabilmente un esule (altrimenti lo avrebbero suicidato!) che “si permise” di affermare e scrivere (abbiamo i testi originali!) che la repubblica ateniese non era “cosa buona” ma che tuttavia durava in quanto … e giù a spiegare i misfatti che consentivano quel suo perdurare “nonostante e a prescindere”. Fra le tante, la motivazione che più mi ha colpito è la seguente: “Il popolo ateniese preferisce essere un popolo libero, cioè essere il popolo delle libertà sotto un cattivo governo permissivo, piuttosto che essere ben regolato con giusto rigore da un buon governo”. Il popolo delle libertà … non ci siamo inventati nulla, 2500 anni dopo!

DOMANDA: PERCHE’ A SCUOLA NON CI AVEVANO MAI PARLATO DELL’ANONIMO ATENIESE?