L’ORCHESTRA HAYDN A RIVA DEL GARDA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Maggio, 2014 @ 9:34 am

Detto altrimenti: antropologia della Musica e sua natura anche oltre l’umano     (post 1528)

Il compianto Presidente Ruggero Polito

Il compianto Presidente Ruggero Polito

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Conservatorio Musicale in Riva del Garda. Associazione Amici della Musica, Riva del Garda, nel ricordo del suo Presidente Ruggero Polito. Alla presenza della Presidente della Haydn, la Gentile Signora Chiara Zanoni Zorzi … ovvero Gentile Consorte dell’amico Beppe.

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Il violinista Roberto Tomada con la Presidente Chiara Zanoni Zorzi

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Ho scritto spesso che il primo problema italiano è antropologico, nel senso che ognuno di noi deve sentirsi parte integrante dello Stato, della Res Publica. Lo stesso può e deve avvenire per la Musica. E ieri sera, almeno a me, è successo.

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Insieme a loro … prima del Concerto

Infatti, conoscere di persona molti dei Musicisti; parlare con loro prima e dopo il concerto; addirittura ricevere da uno di loro una preziosa macchina fotografica con la quale fissare alcuni scatti della serata (che mi saranno mandati quanto prima e che io inserirò in questo testo; quelli che inserisco ora sono “provvisori”, scattati con la mia macchinetta tascabile); rilevare la loro marcata sensibilità umana oltre che musicale nel ricordo che il M.° Marco Mandolini ha voluto fare del nostro amatissimo Presidente Ruggero Polito … be’ tutto ciò ha predisposto il mio animo e la mia mente a sentirmi parte della Musica che si sarebbe diffusa nella sala del Conservatorio di Riva del Garda.

Non sono un musicologo bensì solo un musicofilo. Non sono quindi in grado di fare una analisi musicologica della Musica eseguita (le lettere maiuscole non sono utilizzate a caso), ma che dire di “Eine kleine Nachtmusik” di Mozart? E poi, in successione “temporale”, dopo il Settecento mozartiano, dell’Ottocento di Giovanni Bottesini con la sua “Elegia per contrabbasso ed archi” e del Novecento di Bela Bartok con le sue “Danze Rumene”?

E allora mi permetto di sottoporre all’attenzione delle mie lettrici e dei miei lettori alcune sottolineature “particolari” forse un po’ strambe, mie personali, per quello che possono valere. Probabilmente un poco originali, almeno così mi auguro che siano!

21mag2014 Riva 4+Il contrabbasso di Michelangelo Mercuri. Ottimo sotto ogni aspetto. Lo strumento non è di quelli soprattutto adatti per evidenziare gli a solo, eppure Michelangelo ci ha letteralmente incantati, anche se non era “quello” della Cappella Sistina! La grande dimensione dello strumento poi  – è un semplice fatto fisico – ha evidenziato ed esaltato la partecipazione corporea oltre che mentale del Musicista all’evento. Già, perché di evento si è trattato, anzi, di Evento.

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E dalla fisica, passiamo alla matematica.

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21mag2014 Riva 2+Il Miracolo della Musica è anche un miracolo matematico. Infatti l’armonia nasce dalla combinazione fattoriale di n elementi, cioè dalla combinazione di un numero elevatissimo di varianti. Quante? Prendete il numero degli orchestrali sommatelo al numero degli strumenti, a quello delle note possibili e a quello delle combinazioni musicali utilizzate dal compositore. Otterrete un numero elevato che chiamiamo “a”. Ora moltiplicate a per a-1, a-2, a-3 etc.. Ecco il calcolo fattoriale. Otterrete milioni se non miliardi di combinazioni. Tutto questo in genere sfugge all’ascoltatore fruitore della Musica, al quale tuttavia non sfugge l’armonia meravigliosa che ne deriva. E allora … lo sapete qual è il computer più potente in assoluto in tutto il mondo? La mente umana! Ma no … forse vi è un computer ancora più potente: l’animo, la sensibilità umana che sanno creare e percepire queste armonie. In questo senso la Musica è “divina” in quanto il sistema di sensibilità di chi la crea, di chi la esegue e di chi ne gioisce ascoltandola non può essere riprodotto dall’uomo in laboratorio. Ovvero, le singole componenti, si. Ma la loro sintesi avviene solo grazie ad una qualità innata, inserita nel genere umano dall’Esterno secondo un software umanamente irriproducibile … irriproducibile come la Vita stessa. E le lettere maiuscole, come dicevo, non sono utilizzate a caso …

Grazie, “Haydn” !