ALTA VAL DI NON : IN BICICLETTA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Giugno, 2014 @ 3:28 pm

Detto altrimenti: una ricognizione, prima di condurci  nella giornata di domenica 29 giugno p.v. il gruppo degli amici FIAB Trento – Federazione Amici della Bicicletta, per una pedalata con escursione (senza biciclette!) nel canyon RioSass di Fondo.    (post 1553)

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Il consulente locale, il "fiabbino" Edoardo

Il consulente locale, il “fiabbino” Edoardo

Personaggi ed interpreti

  1. Il capo, Presidente Fiab: Guglielmo Duman
  2. L’esploratore: Fausto Pedrotti
  3. L’addetto stampa: io
  4. Il consulente locale (Cavareno): Edoardo Pellegrini

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Note di viaggio

Appuntamento dei primi tre dell’elenco a Romeno alle 08,30. L’esploratore e l’addetto stampa arrivano alle 08,00.

Guglielmo e Fausto sulla Romeno-Fondo

Guglielmo e Fausto sulla Romeno-Fondo

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Tempo: splendido. Percorso in bici: sulle ciclabili, Romeno – Fondo. Sosta a Fondo ove, guidati da Edoardo, ci siamo recati presso lo sportello della Cooperativa Smeraldo (Piazza S. Giovanni, 9 – Tel. e fax 0463850000 www.canyonriosass.it – smeraldo@fondo.it) per prenotare la guida che  accompagnerà il gruppo nelle due ore di escursione dentro il canyon.

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Quasi a Malosco (cliccate sulla foto!)

Quasi a Malosco (cliccate sulla foto!)

Si ripedala: Lago Smeraldo, salita verso nord, traverso boschivo a destra fino a Malosco. Piste ciclabili asfaltate  fino a Romeno. Sosta pranzo. Si riparte verso Malgolo. Guglielmo e Fausto risalgono a Romeno. Io plano in bici su Dermulo , dove vengo raccolto da Fausto. Tot. miei km: 36,00. Loro due, un po’ meno.

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Commento

Io in sosta pranzo a Romeno

Io in pausa  pranzo a Romeno

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La ciclabile dell’Alta Val di Non è bellissima. E’ solo un po’ impegnativa a causa delle frequenti salite che richiedono un certo allenamento. Dalle pendici di Malgolo lo spettacolo della valle che si coglie è impagabile, soprattutto in questo periodo, con lo sfondo delle Dolomiti di Brenta ancora innevate. Con l’occasione, ri-pubblico qui la mia poesia alla Val di Non:

ANAUNIA

T’adorna corona di monti

tu stessa diadema regale

a smeraldi lacustri

di verde.

Ti apri allo sguardo

che insegue i gonfi altipiani

ondeggianti

qual giovane petto al respiro

plasmati da un vento

che scala le cime

e si perde.

La mente che t’ama

curiosa

più attenta ti scruta

e profonda

ov’acque percorron segrete

le nobili rughe

che segnan l’altero tuo viso

d’ antico lignaggio

e indagan

leggendo il passato

il tuo storico viaggio.

Risuonan le selve

di ferri e armature

latine

che scuotono i passi

per le aspre montane

tratture.

Tu, ramnus, romano,

tu, uomo del fiume

pagano

ora un altro è il dio che tu onori,

ma l’acqua è la stessa che bevi

del cervo

sacrifica preda

di principi vescovi

e di senatori.

E senti vibrare le note

di orda cruenta

le grida di donna

che arman lo sposo

a difender le messi

il figlio che piange

furor di Tirolo

equestre rimbombo

sul suolo

operoso

che viene a predare

ma inerme

di fronte ai castelli

s’infrange.

Munifica Rocca di luce

saluto lo Spazio

che scende

dal Tempio maestoso del Brenta

e dopo che tì’ha generato

dall’alto di crine boscoso

cascata di pietra

a sponda atesina conduce.

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