SERVIZIO BICI BUS BASSANO-TRENTO? UNA LOTTERIA!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Agosto, 2014 @ 8:39 pm

Detto altrimenti: agosto, servizio bicibus non ti conosco, ovvero una farsa tutta italiana (post 1623)

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Ciclabile della Valsugana: semplicemente fa-vo-lo-sa!

Oggi, 6 agosto 2014, splendida giornata estiva fra tante semi autunnali. Si parte in bici da Levico, 48 km di ciclabile splendida, “luminosa”, asfalto da biliardo, colori “da cartolina”. Mio nipote, genovese di 29 anni, in visita allo zio ormai trentinizzato da 25 anni: “Sembra di vivere una favola!” (sic!). Da Cornale a Bassano 24 km di strada poco frequentata. Una foto sul Ponte degli Alpini e via, alla stazione FS. E qui comincia il bello (bello … si fa per dire!).

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Ore 13,35.

Noi: Per favore, tre biglietti per Trento, con bici.

Addetto alla biglietteria ferroviaria (di malavoglia): Io i biglietti ve li faccio, ma i treni (portabici, n.d.r.) sono temporaneamente sostituiti da un servizio bus. Sta alla discrezione  (?!) dell’autista caricare o meno le bici.

Noi: Dove troviamo il bus e a che ora parte?

Lui: Qui di fronte, ma quello delle 14,30 è stato soppresso, dovete attendere quello delle ore 15,30

Usciamo, cerchiamo il bus e il relativo autista.

Noi: Scusi, lei ci carica le bici?

Primo autista (con accento toscano, anzi, fiorentino): No, sapete, le bici no. Mi darebbero una multa di €700,00. Andate dal mio collega, dietro l’angolo, una corsa uguale alla mia, chiedete a lui …

Chiediamo al secondo  autista (un signore di Vigolo Vattaro).

Secondo autista (risulterà essere un ciclista. n.d.r.): Si, io le bici ve le carico, al massimo tre o quattro, di più non ce ne stanno. Andate in stazione a fare i biglietti per i passeggeri e siate pronti sul marciapiede …

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Il doppione, vuoto, che non accetta le bici

Aspettiamo le 15,30. Andiamo, obliteriamo, carichiamo, partiamo. Il bus del primo autista ci precede. Fa la stessa linea, le stesse fermate. E’ semivuoto, come il nostro, del resto. Arriviamo a Cismon. I due bus sono fermi alla fermata, uno dietro all’altro, vediamo che una famigliola di tre persone con bici riceve dal bus precedente lo stesso rifiuto e viene indirizzata al nostro bus.

Famigliola: Ci può caricare le bici?

Nostro autista: Spiacente, non ho spazio.

Loro: Ma allora, se aspetta un minuto, leghiamo le bici e saliamo senza, andiamo a Caldonazzo a prendere la nostra auto.

Nostro autista: Certo, fate pure, vi aspetto.

A questo punto mi/Vi domando:

1)    se il bus è “sostitutivo di un treno che porta le bici”, non deve forse portare anche le bici.

2)    Gli autisti dei bus possono rifiutarsi di caricare bici nel bagagliaio?

3)    Quale dei due autisti approvereste e quale biasimereste?

4)    Che senso ha prevedere due corse uguali stessa ora, stesso percorso?

5)    Già che le due corse uguali ci sono, perché almeno non caricare le bici anche sul primo bus?

6)    Che senso ha realizzare una pista ciclabile meravigliosa come quella della Valsugana, farla manutenzionare in modo assolutamente eccellente, se poi la si svilisce con simili disservizi?

7)    Chi è responsabile di questa bella trovata? Chi controlla? Come si intende rimediare al disservizio?

P.S.: Ho segnalato quanto sopra anche alla Provincia Autonoma di Trento e al sito Piste Ciclabili, sul cui Forum in risposta è arrivato, tout court, il seguente link, che altro non è che l’orario dei bus (siglato: Provincia Autonoma di Trento + Trenitalia)  che segnala che le bici da Bassano a Trento sono previste solo alle 11,00 ed alle 17,00. Ciò, a mio avviso, non cambia nulla rispetto a quanto da me segnalato, soprattutto nei confronti di turisti stranieri! Nulla rispetto all’imprecisione dell’informazione ricevuta a Bassano; nulla rispetto alle contrastanti opposte risposte dei due autisti; nulla rispetto allo spreco di denaro di due bus che viaggiano, semivuoti, di conserva, uno dietro l’altro; nulla rispetto allo sconcerto della famigliola. La risposta che ho ricevuto da chi mi ha mandato l’orario è “Io ti mando l’orario, io sono efficiente. se poi manca l’efficacia, cioè il risultato, non è affar mio. Sei tu che – comunque – ti devi adeguare all’orario, non l’orario che deve essere stilato in relazione alle esigenze dell’utenza”. E poi, “bus sostitutivi”? No, almeno scrivete “Bus solo parzialmente sostitutivi”

http://www.piste-ciclabili.com/forum/viewtopic.php?f=10&t=352&p=28237&e=28237

Mi scrive la Provincia Autonoma di Trento: …” mi pare che si possa cogliere positivamente quanto propone: imporre a Trenitalia di prescrivere al contraente dalla stessa individuato (Consorzio Trentino Autonoleggiatori) che i bus dotati di bagagliera, quando sostano al capolinea – quindi anche l’unico agente a bordo può verificare le operazioni senza perditempo -  accolgano le bici a bordo entro i limiti di capienza. Provvederemo in tal senso”

BENE, GRAZIE! Tuttavia … quando il sevizio bici è svolto dai treni, non ci si pone il problema di “perdere tempo a caricarle”: si caricano prendendosi il tempo che ci vuole … (anche perché in quei bus l’autista risparmia” già del tempo: non fa né controlla i biglietti). Comunque grazie, molto meglio che niente.

 

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