MONTALE SECONDO MASI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Ottobre, 2014 @ 7:37 pm

Detto altrimenti: Montale per tutti    (post 1670)

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All’ Associazione Culturale “Antonio Rosmini” di Trento proseguono le giornate della poesia. Introdotto dalla Presidente Prof.ssa Lia de Finis, Alfonso Masi, dopo Ungaretti, oggi ci ha incantato con Eugenio Montale, nato a Genova (come me, e lasciatemelo … questo vezzo!).

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“Portami il girasole impazzito di luce”, verso di Montale adottato da Masi quale titolo della sua esposizione, esposizione di e con Alfonso Masi, voce recitante; Mariaconcetta Lucchi, voce narrante; chitarra, Andrea Gasperi con spunti tratti dai Préludes di Debussy; il vostro blogger Riccardo, immagini e power point.

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WP_20141003_004Eugenio Montale, con padre con lo “scagno” in porto (l’ufficietto import-export alla Gilberto Govi?), diplomato ragioniere “ma per carità non chiamatemi così”, spirito libero alla ricerca di un mestiere consono alle sue inclinazioni letterarie. anche giornalista ma soprattutto poeta e filosofo. Spesso arguto, graffiante, quasi toscano, sotto questa angolazione …

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La sala dell’Associazione stracolma. Poltrone vuote pochissime riempite subito dopo la foto. Masi è molto conosciuto, da tempo … e poi, dopo il recente successo con “Ungaretti” (v. qualche post fa …) il tutto esaurito era quasi scontato ).

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20141002_171314Scoprire o riscoprire un poeta, la sua vita, la sue opere ma soprattutto il suo modo di rapportarsi alla vita … per me poi, diploma classico 1963, laurea in legge 1968, al liceo non c’era (ancora) spazio per i contemporanei: eravamo solo sul “classico”, quindi – personalmente – un particolare “grazie!” ad Alfonso e agli altri amici per avermi coinvolto, sia pure solo come “immaginatore” (curatore e proiettore delle immagini) in questa intrapresa.

E poi, i recital di Masi sono collanti inter-associazioni: infatti oggi ad ascoltarlo c’erano oltre ai  soci del “Rosmini” anche quelli della Accademia delle Muse di Trento; dell’ Associazione Amici della Musica di Riva del Garda; della Fiab Trento; della Fidapa Trento; dei  Gruppi di Lettura di Mirna Moretti e di quello di Maria Lia Guardini di Trento (almeno questi sono quelli che ho riconosciuto). Unica nota non positiva: pochi i giovanissimi, eppure dal vicino Liceo Classico … forse è mancata una comunicazione adeguata. Provvederemo.

thL0H1DDP8Montale, genovese … “quando entrerò nel loculo che ho già pagato da anni”! E ti pareva, un accenno alle “palanche, ai “dinè” …! Non avrebbe potuto mancare! Montale Senatore a vita, Montale Premio Nobel: “Non mi sono mai divertito tanto. I fiori, i telegrammi. Mi sembrava di assistere, vivo, al mio funerale. Peccato che non sia morto davvero, vi figurate la bella notizia? Poeta muore il giorno stesso in cui riceve il Nobel. Bisognerebbe inventarlo un premio letterario che porta iella e stare a vedere poi chi lo accetta e chi lo rifiuta”.

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Liguria (Camogli, in dialetto Camuggi, casa delle mogli o case a muggi,  case a mucchi, ammucchiate)

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Montale dipinge la Liguria, Montale pittore di terra, mare, di animi e dell’anima … un “pessimo pessimista” che tuttavia con la sua cruda visione della vita ci apre gli occhi, ci mette in guardia contro il voler “vivere in una percentuale troppo elevata” … La sua, dichiara,  è “al 5 per cento” …

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Avevo promesso agli amici che avrei pubblicato un post sulla conferenza odierna già questa sera. Lo faccio, nel senso che lo inizio, ma domani lo riprendo: troppe sono le gemme di Montale di cui voglio rendere partecipi.

A domani, dunque! E … grazie e complimenti, Alfonso & C.!

Mattina del giorno dopo

Rieccomi a voi. Il grande lavoro di Alfonso? Essere un profondo conoscitore della materia e conseguentemente avere la capacità di definire con pochi “tratti di pennello” la personalità e le caratteristiche artistiche del poeta. Il grande merito di Alfonso? Accendere in ognuno di noi l’interesse a scoprire e/o ri-scoprire tesori altrimenti troppo trascurati o addirittura ignorati. Le grandi “sorprese” che ci ha riservato Montale? Il passaggio da una vita auto-descritta quasi in sordina a Senatore della Repubblica e Premio Nobel. Quasi come nelle favole, anzi, come in una Favola Bella. Cosa ho ricavato io dal lavoro di Alfonso? La conoscenza degli aspetti arguti, politicamente critici, ironici e quasi toscaneggianti (alla Maledetti Toscani del Montanelli, per intendersi) del poeta, la sua visione sotto sotto anche un po’ scanzonata della vita … tutte sfumature difficilmente evidenziate nelle “anto-logie” (“raccolte” di “fiori”) canoniche, sfumature sulle quali mi riservo di pubblicare un apposito articolo (alias “post”).

The end (solo al momento … però!)

P.S.: AAAAAA. Offersi posto di fotografo ufficiale di queste manifestazioni per ricoprire la posizione attualmente, temporaneamente e del tutto insufficientemente ricoperta dall’ “immaginatore” (macchinista alle immagini) Riccardo. Nessuna remunerazione monetaria, molta gratitudine.  Telefonare  a 335 5487516 o scrivere nei commenti a questo post. Astenersi perditempo.