LIBRI A LAVIS

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Ottobre, 2014 @ 6:25 am

Detto altrimenti: LAVIS E I “SUOI” LIBRI   (post 1671)

“L’armata napoleonica dei Grigioni in Tirolo”, di Davide Allegri e Andrea Casna, Ed. Curcu e Genovese 2014, 174 pagine, €39,00.

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Andrea Casna e Davide Allegri

Andrea Casna (curatore degli ambiti austriaci-tirolesi) e Davide Allegri (di quelli francesi)

Opera realizzata grazie al contributo del Comune di Lavis, come spiega l’Assessore alla Cultura e all’Istruzione Germana Comunello, introducendo la presentazione del volume nella sala del bel palazzo storico cittadino Maffei, e specificando che le offerte raccolte a fronte degli esemplari regalati dal Comune ai presenti sono destinate alla costruzione di una scuola nel Burghina Faso. Un doppio plauso, quindi, al Comune di Lavis! Altri sponsor e “catalizzatori”, la Cassa Rurale di Lavis; il Bim; l’Associazione Culturale Lavisana presieduta da Daniele Donati; la casa Editrice Curcu e Genovese che si è “fatta carico” con estrema competenza e attenzione di un prezioso volume “non commerciale” bensì “storico-culturale”.

L’origine. Davide Allegri vede una bella carta geografica del 1800 rappresentante la Busa del Garda esposta in una mostra nella stessa Riva del Garda. Ecco la scintilla … la quale, partendo dall’amore per la cartografia, accende la ricerca dei testi relativi ad un’operazione militare sino ad oggi trascurata, quella avviata da Napoleone con l’armata dei Grigioni. Davide approfondisce l’esame, vede trattarsi di una carta francese riportante le postazioni militari austriache, studia la situazione presso gli archivi del Museo Storico di Trento e presso gli archivi storici del Ministero della Difesa Francese a Parigi, dove si trova per il suo dottorato di ricerca. Indi Davide coinvolge l’amico collega studioso, scrittore  e giornalista publicista  Andrea Casna (entrambi membri attivi della citata Associazione Culturale Lavisana) e dopo mesi di intensissimo lavoro nasce un vero e proprio libro capolavoro a quattro mani.

armata-napoleonica[1]

Napoleone, tornato dall’Egitto, vuole un’azione diversiva contro l’Austria. Ordina quindi ad un suo generale, il Generale Mac Donald, capo dell’armata dei Grigioni, di attaccare l’esercito austriaco. Mac Donald passa lo Spluga (in inverno!) e attacca gli Austriaci al Passo del Tonale (in inverno!). Viene respinto, ridiscende il passo e da battaglia nelle Giudicarie, dove sconfigge gli Austro-Tirolesi. 1801-1803, fine del Principato Vescovile di Trento e di quello di Bressanone che vengono inglobati nella Contea del Tirolo. Lavis e il suo Avisio finiscono di essere la frontiera fra il Principato Vescovile di Trento e la Contea del Tirolo. Questi i fatti.

Il libro (storico, che si legge molto bene ed inoltre  pregevolissimo per l’aspetto grafico e documentale, di quelli da prima fila nello scaffale!) non è scritto in coincidenza di alcuna ricorrenza storica. Esso presenta le seguenti caratteristiche:

  • Prende le mosse dall’esame congiunto della cartografia unito a quello di molte relazioni scritte.
  • Descrive il territorio all’interno di una pubblicazione storica.
  • Contiene la descrizione del territorio da parte di chi non vi apparteneva.
  • Testimonia il momento nel quale la cartografia diventa una scienza.
  • Ha una valenza pratica e attuale, nel senso che la “geografia storica” del territorio prima dell’esecuzione delle grandi opere pubbliche aiuta a comprendere come eravamo e come la natura potrebbe tornare ad essere, ad esempio in caso di forti inondazioni.
  • Valorizza il significato storico-turistico dell’ ”archeologia militare”.
  • E’ frutto del lavoro di due studiosi, basato sia su documenti ufficiali che sui reportage della stampa dell’epoca.
  • Last, but not least, testimonia la “sofferenza dell’umanità”, di una umanità  forzata alla guerra, sia essa umanità di soldati che di popolazioni civili, senza distinzione alcuna della loro appartenenza.

Complimenti quindi agli Autori, riscopritori di un pezzo di storia locale e a chi, pur in una fase economica “non del tutto positiva”, non trascura di dedicare attenzione e risorse alla nostra principale risorsa potenziale: la nostra Storia, la nostra Cultura, il nostro Territorio.