STIPENDI NASCOSTI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Novembre, 2014 @ 1:39 pm

Detto altrimenti: si sa, ma non si dice, e chi ce l’ha lo tace … (post 1769)

Articolo Corsera 28.11.2014 pag. 22, a firma Gian Antonio Stella: “Lo stipendio nascosto del manager” – A seguito di una inchiesta di Maurizio Cescon su Messaggero Veneto.

"Ah ... non me lo dite? E pensate che possa finire così?

“Ah … non me lo dite? E pensate che possa finire così?

La Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, la quale presiede l’Ente Pubblico Regione azionista unico dell’ Aeroporto di Ronchi dei Legionari  ha chiesto alla società quali fossero i compensi corrisposti dalla società al suo interno. Non le sono stati forniti quelli del presidente (P)  e dell’amministratore delegato (AD) signor Paolo Stradi in quanto:  “Non te lo diciamo, siamo una SpA; c’è la privacy” (così riporta l’intervista alla Presidente Serracchiani rilasciata a Tommaso Cerno, Direttore del Messaggero Veneto”).

Pare – così Corsera riporta il contenuto della citata inchiesta – che la somma dei compensi del direttore generale (l’amministratore delegato farebbe anche il direttore generale-DG, n.d.r.) assommi ad €255.000 annui, ovvero più della citata presidente della regione (“ferma” ad €150.000) e dello stesso Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, benchè il Premier Matteo Renzi avesse posto questo divieto.

Io osservo:

  1. “Le leggi son ma chi pon mano ad esse?” E invece, poniamoci mano, sanzionando questi comportamenti assurdi! (vedi quanto al successivo n. 6).
  2. In genere sarebbe bene che le posizioni di AD e di DG fossero separate: l’AD decide e il DG esegue e gestisce la struttura.
  3. Tuttavia capita che, per risparmiare risorse e/o per semplificare, il consiglio di amministrazione-CDA concentri le due posizioni su di un’unica persona. La responsabilità (colpa o merito) di questa decisione è degli Azionisti, i quali nello Statuto hanno permesso o escluso questa possibilità. All’interno delle possibilità offerte dallo Statuto, la responsabilità di questa scelta è dell’intero CDA.
  4. In caso di cumulo di funzioni, non si possono cumulare le due retribuzioni, se non altro perché il tempo che la persona dedica alle due funzioni non è “raddoppiabile”.
  5. In ogni caso, non è ammissibile il rifiuto del P e/o Ad-DG di fornire all’Azionista – soprattutto se Azionista unico e Ente Pubblico – le informazioni richieste.
  6. Nel caso specifico, io cosa farei? Convocherei una Assemblea, licenzierei i due personaggi (anche perchè – se non altro – una risposta simile denuncia una assoluta mancanza di intelligenza: ecchè, pensavano forse  che la cosa sarebbe finita lì?) e chiederei l’intervento della Corte dei Conti.

Una delle ultime trasmissioni Report: il presidente di una multiservizi pubblica interregionale prenderebbe €450.000 all’anno)

P.S.: Quando affermo che il primo problema da risolvere in Italia è quello “antropologico” ovvero quello della presa di coscienza della reciproca e bidirezionale appartenenza del cittadino e della cosa pubblica …  In casi come questi sì che ci starebbe bene uno sciopero!

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