I DIALOGHI DI PLUTONE: AUTORICICLAGGIO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Dicembre, 2014 @ 8:45 am

Detto altrimenti: era ora!   (post 1792) (i precedenti dialoghi: post del 18 febbraio, 13 e 4 novembre 2014)

(La scena: seduti al tavolino del solito bar Tizio e Caio discutono)

Tizio: Ma cos’è ‘sta storia dell’autoriciclaggio? Gente che ritarga le auto rubate e le rivende come proprie?

Caio: Ma che dici! Si tratta di chi cerca  di ripulire denaro proprio che si era inguattato, nascosto al fisco, portato illegalmente all’estero, facendolo rientrare in Italia per investirlo in modo legale in attività proprie.

Tizio: Ah, ho capito, uno se lo ripulisce e se lo ricicla da solo. Ma prima questo fatto non era punito?

Caio: No, e anche ora non è punito, solo che è previsto espressamente come fattispecie che viere trattata in un certo modo: tu paghi un tot e non sei punito con la galera.

Tizio: Fammi capire: non era un reato, oggi lo è ma però (ma però, sic, cos’ si è espresso Tizio, n.d.r.) non è punibile con la galera ma solo con una multa o una tassazione.

Caio: Ecco, si, hai capito

(Dal tavolino accanto si avvicina Plutone, sotto le mentite spoglie di Sempronio)

Sempronio: Buongiorno signori, ci si incontra sempre per il solito caffettino … Come state?

Caio: Bene grazie. si discute del più e del meno

Sempronio: Dell’autoriciclaggio, se non ho sentito male …. sapete, i tavolini sono così vicini … anzi, posso sedermi al vostro?

Tizio: Certo, prego, si accomodi

Sempronio: Sapete … la cosa mi interessa perché conosco un tale, amico no, lo conosco da anni ma definirlo amico sarebbe troppo … intendiamoci, nemmeno nemico … lo conosco

Tizio: Si, e allora?

Sempronio: Allora è un tale che andava spesso in Cina ad acquistare merce anche per i suoi colleghi commercianti, che poi lui le fatture a suo carico le riceveva da una società di S. Marino … Un giorno mi dice che ora si occupa di finanza, che ha una finanziaria in Svizzera, operazioni da un milione di euro in su … Io mi stupii che mi raccontasse i suoi affari. E poi che avesse aperto una finanziaria in Svizzera per cosa? Non certo per l’esportazione di capitali, in un periodo in cui capitali non ce ne sono in giro! Ma ecco che avendo letto della disciplina dell’autoriciclaggio, mi si è accesa una lampadina:  quella sua finanziaria probabilmente la usa per fare investimenti “esteri” in Italia di soldi ex italiani illegalmente esportati, praticamente per autoriciclare i suoi soldi e quelli dei suoi amici …

Tizio: Ma via, che pensieri diabolici lei ha mai … non dobbiamo pensare sempre al peggio … che brutto modo di vivere …

Sempronio: Ma non lo sapete che a pensare male si indovina?

Caio: sai che ti dico, Tizio? Mi pare che il signore abbia ragione, o almeno, possa avere ragione. E lei, caro amico, è proprio un diavolo d’un uomo … le pensa proprio tutte!

(Sempronio, tra sè e sè, trasecolando, rivolto agli spettatori: “Diavolo d’un uomo io? Che stiano cominciando a capire chi io sono realmente? E’ meglio se mi dileguo al più presto)

Sempronio: Ma … guardate là … cos’è quel fumo? Pare che un’automobilie abbia preso fuoco …

Tizio e Caio si alzano in piedi per vedere meglio la scena loro indicata da Sempronio oltre la siepe che delimita l’area dei tavolinetti del bar. Sempronio corre verso l’incendio e scompare dietro la coltre del fumo. Quindi, subito dopo, l’incendio si rivela essere quello di un piccolo cestino delle immondizie incendiatosi per un (diabolico, n.d.r.) effetto di autocombustione. Di Sempronio nessuna traccia.