PLURIMAE LEGES CORRUPTISSIMA REPUBLICA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Dicembre, 2014 @ 1:22 pm

Detto altrimenti 1): il proliferare esagerato delle leggi corrompe, distrugge la Repubblica

Detto altrimenti 2): una Repubblica corrotta e non funzionante come tale “si nasconde” dietro una enorme produzione di leggi        (post 1820)

Anno 1820: moti carbonari anti restaurazione. Rivoluzione a Palermo soppressa dal Generale Pepe. A Milano sono arrestati Silvio Pellico e Pietro Maroncelli, carcerati nella fortezza dello Spielbeg in Moravia.

Se fossimo di fronte ad un sistema software così complesso e mal funzionante, la scienza del computer ci direbbe: lascialo in funzione, in parallelo realizzane uno più funzionale e funzionante e quando avrai terminato, sostituisci il secondo sistema al primo.

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Se siete mie lettrici e lettori affezionati, avrete visto che qualche post fa (6 dicembre ore 11,51) mi sono dedicato a Thomas More, meglio conosciuto come Tommaso Moro (anzi, dal 1935 “San” Tommaso Moro). Orbene, egli nella sua opera “L’Utopia” ha tracciato le linee della sua “idea” di stato perfetto. Le linee di una Idea, non un programma politico. Al riguardo, io credo che la stragrande maggioranza dei contenuti del suo pensiero sia “positivamente attuale”. Ma non è sui contenuti che oggi mi soffermo, bensì sul metodo.

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Mettiamole le strisce!

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Infatti a mio sommesso avviso oggi sarebbe cosa buona e giusta che qualche autorevole personaggio (politico, economico, sociale, etc.) tracciasse l ‘ Idea Stato Italia e l’ Idea Stati Uniti d’Europa, senza cercare l’alibi per sottrarsi a questo non facile ma utilissimo esercizio compito con l’affermazione che “tanto non servirebbe, si tratta di un’ utopia, i tempi non sono maturi, chi volete che dia retta a idee teoriche, etc.”

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Ma … e se ciò non accade? E comunque, anche se ciò dovesse accadere, nel frattempo chessifà (chessifà)? Rispondo: si fa … si fa … si fa che non si indebolisce chi comunque sta cercando di dipanare una matassa di fili spinati per di più elettrificati …

La mia idea, tanto per cominciare, potrebbe dar vita a due tesi di laurea,  una per lo Stato Italia ed una per gli Stati Uniti d’Europa. Se qualche studente ci si volesse cimentare, mi offro come suo modestissimo aiutante (gratuito) per accompagnarlo nel rapportarsi al suo Professore vero, cioè a chi sarà il relatore della sua tesi. Lo so che sarebbero iniziative insufficienti, ma servirebbero  a richiamare l’attenzione sul metodo.