14 – NATALE DISUGUALE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Dicembre, 2014 @ 8:05 am

Detto altrimenti: Jobs Act per alcuni, per altri no     (post 1848)

Post 1848, anno 1848: moti rivoluzionari in tutta Italia, in tutta Europa. Le cinque giornate di Milano. Arrivano i “tentativi di Costituzione” con i vari “Statuti”. Da qui, il modo di dire “è successo un quarantotto”.

Questo non è un post “politico” nel senso “partitico”, ma “politico” nel senso dell’antica Grecia, ovvero che si occupa della “polis” cioè della Città Stato, ovvero, oggi, dello Stato.

Il problema del lavoro. Lo si è affrontato dalla parte della contrattistica: contratto a tempo indeterminato si/no, licenziabilità si/no, precariato a piccole/grandi dosi, etc..

Renzi si/no: Qualcuno è soddisfatto. Altri no. Qualcuno dice “Bravo, Renzi!” Altri “Cattivo, Renzi!”.

Io mi permetto di sottoporre all’attenzione delle mie lettrici e dei miei lettori tre sottolineature:

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  • Io pubblico, illicenziabile!

    Io pubblico, illicenziabile!

    A chi critica Renzi, chiedo: “Quale altro nome proporreste?”

  • A chi elogia Renzi, dico: io avrei iniziato con l’organizzazione e il finanziamento delle decine di migliaia di opportunità culturali ed artistiche di cui il nostro paese dispone, opportunità oggi non organizzate e non vendute al turismo mondiale, da rilanciare oggi magari attraverso il co-finanziamento dello start-up di migliaia di cooperative giovanili (e non giovanili).
  • Non mi va proprio giù il trattamento differenziato riservato ai lavoratori del settore pubblico, ai quali non va applicata l’eliminazione dell’art. 18.  Trovo questa decisione assolutamente inaccettabile. Infatti il Natale è stato ridotto come la legge: è uguale per tutti, ma per alcuni è più uguale che per altri (ovvero la legge è uguale per tutti, “salvo le eccezioni di legge”).