INGIUSTIZIE FISCALI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Gennaio, 2015 @ 7:40 am

Detto altrimenti: fisco non “giusto”   (post 1854)

ANTEPRIMA

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La schivitù, dalla raccolta del cotone negli USA a quella dei pomodori in Italy

La schiavitù, dalla raccolta del cotone negli USA a quella dei pomodori in Italy

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Post 1854, anno 1854: l’ipocrisia USA vieta la tratta degli schiavi ma non il loro commercio e il loro “allevamento” (sic): i figli degli schiavi sono di proprietà del padrone … Ieri, 2 gennaio 2015, Papa Francesco (e Giorgio Napolitano) denuncia e condanna l’esistenza della schiavitu’ .

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ORA POSSIAMO COMINCIARE

Anno nuovo, imposte vecchie e nuove. Dice … le abbiamo diminuite, per la prima volta. Globalmente, forse, ed io non contento questa affermazione, anche perché non ho gli elementi per verificare questi calcoli. Tuttavia osservo che l’alleggerimento della pressione fiscale dipende dall’andamento della guerra all’evasione fiscale e alla corruzione. Ma in questa sede  voglio occuparmi di “mali fiscali concettuali antichi”.

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Due cuori, una SRL

Due cuori, una SRL

IRPEG e IRPEF e le false SRL. IRPEG e IRPEF sono erroneamente definite entrambe imposte sul “reddito” (rispettivamente delle persone giuridiche e fisiche). Solo che in realtà sono imposte sull’ “utile” delle persone giuridiche e sul “reddito” di quelle fisiche. Il che significa che le persone giuridiche pagano le imposte solo su ciò che resta loro dopo avere dedotto tutti i costi, mentre le famiglie no. Ora, poiché la Costituzione afferma che lo Stato difende e tutela la famiglia etc.., si dovrebbe consentire alla stessa di dedursi tutti i costi, ad esempio, le spese condominiali relative all’alloggio di proprietà. Ciò non avviene, ed allora chi ha un solo appartamento è svantaggiato rispetto a chi ne possiede alcuni, ad esempio quattro. Perché? Ecco la spiegazione: La persona fisica che possiede quattro immobili che fa? Costituisce una Srl, le conferisce gli immobili, le fa dedurre tutti i costi e in tal modo diventa un elusore fiscale.

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Nel mio post del 13 febbraio 2013 (cfr. ivi, lo trovate cliccando “Uckmar”) riportavo la denuncia delle false SRL formulata dall’Avv. Prof. Tributarista Victor Uckmar, mio stimato ex professore universitario (Genova, anni ’60).

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thUMGBHV1DIVA, Imposta sul valore aggiunto. Si dice che “è una partita di giro, ovvero non è un costo, non è un ricavo”. Questo per le persone giuridiche, non per le famiglie. Infatti una SpA acquista un bene a 70 e paga il 20% di IVA, ovvero 70+14. La stessa SpA rivende a 100 + 20 di IVA, e versa allo stato 6, ovvero la differenza fra IVA incassata a valle (20) e IVA pagata a monte (14). Ma la famiglia? Ancora una volta è trattata in modo diverso, “iniquo” ovvero “non equo”: infatti, su chi si rivale? Su nessuno. E allora? Allora forse ai nubendi invece di contrarre matrimonio religioso (che ha valore anche civile) o matrimonio civile, converrebbe costituire una Srl … Infatti in caso contrario la famiglia paga la tassa di tasca propria sul valore aggiunto in favore di altri!

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IVA? Partite IVA! Anzi, finte partite IVA, ovvero lavoratori dipendenti camuffati da imprenditori di se stessi con un unico “cliente” alias datore di lavoro! Dice … la legislazione sul lavoro se ne sta occupando … anche costoro devono essere tutelati. Mi domando: ma perché l’ufficio IVA non provvede a monte a verificare in sede di rilascio e di rinnovo annuale (pagamento della tassa annuale per il mantenimento della partita IVA) a verificare se si tratta di una partita IVA vera o falsa?

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Dice … ma il 3 gennaio, tu, caro blogger, di ritorno da una sciata al Grostè, non hai niente di meglio cui pensare? Eh già, raga, ma ieri sera alla TV ho appreso di nuove “tasse tariffarie” ed allora mi sono sentito provocato …

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