(UN GIORNO) UN VOLTO MI DISSE …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Gennaio, 2015 @ 10:41 pm

thQSEUKRE8Post 1858, anno 1858: in India le truppe indigene si ribellano. La GB scioglie la Compagnia delle Indie e l’India diventa possedimento diretto della corona (ah, vabbè, allora, se le cose stanno così …)

Detto altrimenti: è chiaro che a me piacciono i libri di Tiziano Terzani … Lui aveva scritto “Un indovino mi disse”, le parole “Un giorno” le hanno aggiunte nel film che ne hanno ricavato.   (post 1858)

A parte ciò, un mio amico mi “ha detto” poco fa … non “mi disse” tanto tempo fa … Cosa mi ha detto? Mi ha detto che un Volto gli ha detto. Lo cito virgolettato ma a memoria, quindi l’amico – se leggerà questo mio post – vorrà perdonare qualche inevitabile  inesattezza.

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Inizia

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Kaunas, 19o6 – Parigi, 1995

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“Vedi, Riccardo, io leggo tutti i tuoi post. Talvolta tu citi un filosofo, Emmanuel Levinas, il “filosofo del Volto” … quello che diceva che “il Volto dell’altro ti scruta, ti interroga, si aspetta una risposta da te”.

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Solo

Solo

Ebbene, spesso io, camminando per strada, incontro spesso  il Volto di gente che soffre. Non si tratta sempre o solo di Persone che chiedono l’elemosina. Vi sono anche Persone che forse ne avrebbero bisogno ma non la chiedono; Persone che cercano di lavorare ma si accorgono che non riusciranno nel loro intento; Persone dallo sguardo assente che il lavoro nemmeno più lo cercano; Persone che sembrano “normali” ma che ti accorgi essere Persone sole … per non parlare di quella vecchina che ogni giorno trascina i suoi pesanti fardelli su per la Via Grazioli a Trento per andare ad occuparsi del suo minuscolo negozietto di fronte alla scalinata della chiesa: quanto giornali venderà … alla settimana? Dieci? Quante coppia di uova? Dieci? Talvolta le ho offerto il mio aiuto, a lei che ricurva sotto il peso degli anni riusciva a stento a trascinare se stessa.

Ebbene, Riccardo, io trovo tutto ciò semplicemente scandaloso … ovvero che la cosa sia uno “scandalo” nel senso classico del termine, cioè quello greco di “inciampo, ostacolo” alla coscienza morale che tutti dovremmo avere. Ostacolo che però noi ignoriamo e ipocritamente aggiriamo proseguendo per il nostro cammino. Io per primo. Io dovrei fermarmi per aiutare non solo quella vecchietta ma tutti quelli che incontro e che vedo essere bisognosi di aiuto. Solo che mi limito ad una elemosina, ad un pensiero di commiserazione, ad una riflessione. Niente di più. Perchè? Perché ho paura: chi sarà mai costui? In quale impegno mi vado a ficcare? Ci sarà pure qualcun altro che ci pensa …

La sua paura … della vita, la mia paura … di quella persona. L’altra sera stavo andando al cinema .. l’entrata della sala è in fondo ad una discesina … incrocio un giovane, avrà avuto 28 anni, senza cappotto (siamo in inverno), la barba incolta, l’aria sporca. A tracolla, fermata con uno spago, una coperta arrotolata … si guardava intorno, scrutava nelle “pieghe” di due palazzi alla evidente ricerca di un posto nel quale sdraiarsi per passare la notte. Ho distolto lo sguardo per … paura che il suo Volto mi chiedesse qualcosa, mi interrogasse, mi mettesse di fronte alla mia responsabilità di persona indifferente di fronte ad una Persona …

Finisce

Ecco, amici, ho raccolto una sorta di confessione di un amico. Queste sue parole mi hanno fatto ricordare una frase di alcuni miei colleghi della Siemens Monaco:  “Noi qui viviamo i bei quartieri residenziali e anche le strade che percorriamo per andare in ufficio attraversano quartieri belli. Quelli brutti, quelli industriali, sono da tutt’altra parte, in zone separate, non come voi a Milano … che siete costretti a vedere cose brutte mentre vi recate al lavoro”.

Ecco, ma c’è di più: ovvero, che spesso si preferisce non vedere nemmeno ciò che si guarda. Guardo ma non vedo. Non la voglio vedere più di tanto la sofferenza altrui. Quando andiamo in Chiesa – almeno, chi ci va – confessiamo questo peccato? Dice … ma io non credo, non ho la Fede … Vabbè, dico io, ma la coscienza morale non è necessariamente frutto della Fede. La coscienza morale viene temporalmente prima della fede e della religione. La nostra Religione infatti è Creazione e Resurrezione (per chi ci crede). La morale … be’ “quella la morale” (per dirla in napoletano) ben 2.000 anni prima di Cristo era scolpita nella pietra pietra del Codice di Hammurabi: “Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te; fai agli altri ciò che vuoi sia fatto a te”.

Chiudo questo mio post un po’ particolare. Quale il nuovo modello di sviluppo (morale) del Paese Italia, dell’Europa, del Mondo? Quello che parte dal basso, dalla soluzione dei “piccoli” problemi di ognuno, dal rispetto di ogni Persona e dei suoi “diritti acquisiti” con la nascita su questa Terra. Altro che i diritti acquisiti alle super retribuzioni-liquidazioni-vitalizi-pensioni-privilegi d’oro d’ogni sorta!

Buona Epifania a tutti!